Trump ha vinto: le implicazioni del suo programma economico
Archiviate le elezioni, ora gli occhi sono puntati sul programma del presidente eletto: dai conti pubblici alle tasse fino alle politiche commerciali.
Archiviate le elezioni, ora gli occhi sono puntati sul programma del presidente eletto: dai conti pubblici alle tasse fino alle politiche commerciali.
L’atteso taglio di settembre sarà di 25 o di 50 punti base? Molto dipende dai dati sul mercato del lavoro: ecco cosa ci dice l’ultima rilevazione.
Dopo il calo di inizio agosto, c’è stata una svolta positiva anche sui dati macro. E questo ha contribuito a innescare un importante recupero sui listini.
Un’inflazione ancora persistente e un’economia solida hanno spinto la banca centrale USA a mantenere i tassi al 5,25%-5,5%.
Esistono diverse misure che danno conto dell’inflazione: se in Europa abbiamo l’indice armonizzato, gli States monitorano il CPI e il PCE. In che cosa divergono?
Un mese positivo sia per i corsi azionari sia per quelli obbligazionari, sulla spinta della distensione dei prezzi e di quella geopolitica.
I tassi di crescita sono scesi e di molto da quando le banche centrali hanno avviato la stretta monetaria, ma la discesa non è sempre lineare e risente di molti fattori.
Boom di investimenti in progetti di economia green a un anno dal pacchetto di incentivi varato da Washington per rafforzare la competitività, decarbonizzando l’economia americana.
L’obiettivo del viaggio di Janet Yellen era ricucire i rapporti tra Stati Uniti e Cina. Al centro delle discussioni anche semiconduttori e tecnologia.
Dopo diversi mesi di stallo, l’accordo sul tetto del debito statunitense è stato raggiunto, scongiurando il rischio di default.
Il PIL dei Paesi dell’area euro si dimostra in tenuta, con l’Italia che mette a segno la seconda migliore performance.
Le due banche centrali hanno ritoccato i tassi, proseguendo nella stretta: ma quanto ancora durerà il percorso di inasprimento?