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Ultimissime dall’inflazione: cosa ci dicono i dati?

I tassi di crescita sono scesi e di molto da quando le banche centrali hanno avviato la stretta monetaria, ma la discesa non è sempre lineare e risente di molti fattori.

Mettiamo subito in chiaro una cosa: sì, i prezzi stanno salendo ancora; sì, la salita non riguarda solo l’Italia; e sì, i tassi di crescita – ossia quelle percentuali che segnalano la variazione rispetto al mese precedente o allo stesso mese dell’anno prima – sono scesi e di molto da quando le banche centrali hanno avviato la stretta monetaria. Eppure, la discesa dei tassi di crescita dei prezzi non è lineare: risente di molti fattori, in primis la resilienza dell’economia, specialmente quella statunitense. Vale quindi la pena di fare una rapida panoramica sugli ultimi dati per capire a che punto siamo.

 

L’inflazione negli Stati Uniti

 

Negli Stati Uniti, i prezzi al consumo hanno riportato un +3,7% annuo ad agosto, dal +3,2% di luglio. Anche la variazione mese su mese è stata rilevante: +0,6%, il massimo dal giugno del 2022. A spingere l’inflazione è stata la benzina. Sull’onda dell’aumento estivo delle quotazioni del petrolio, a seguito dei tagli alla produzione decisi da Arabia Saudita e Russia, i prezzi alla pompa in agosto si sono impennati del +10,6%, contando per oltre metà dell’incremento dell’intero Consumer Price Index.

 

Ma l’inflazione è stata spinta anche dagli affitti e dai costi abitativi (un terzo dell’indice) che, sebbene in calo, hanno riportato un aumento del +7,8% in un anno e sono reduci da 40 incrementi consecutivi.

 

L’inflazione di fondo, depurata dalle componenti volatili di energia e alimentari, è cresciuta del +4,3% in un anno, meno del +4,7% di luglio e in linea con le attese. Ma l’incremento mensile è stato dello 0,3%, superiore allo 0,2% di entrambi i mesi precedenti.

 

La situazione in Europa e in Italia

 

Ad agosto i Paesi europei hanno sperimentato un andamento a diverse velocità: mentre in alcuni, come la Spagna, i prezzi hanno continuato ad aumentare, in altri, a cominciare dall’Italia, si è registrato un calo.

 

In Italia ad agosto l’indice dei prezzi al consumo ha messo a segno un incremento del +5,4% su base annua, in rallentamento rispetto al dato di luglio (+5,9%) e meglio delle previsioni. L’indice su base mensile è aumentato dello 0,3%, in accelerazione rispetto alla variazione nulla di luglio. Anche la componente di fondo risulta in diminuzione.

 

Come ha spiegato l’Istat, la decelerazione su base annua dei prezzi al consumo si deve essenzialmente a due fattori:

 

  • la dinamica dell’energia;
  • l’evoluzione favorevole dei prezzi di alcuni servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona).

 

Al calo hanno contribuito anche i beni alimentari, i cui prezzi rimangono però ancora piuttosto elevati. Da segnalare che il carrello della spesa, pur in decelerazione, si mostra ancora su valori molto alti.

 

Germania, Francia e Spagna a confronto

 

Questa, in sintesi, la situazione nelle altre tre grandi economie europee.

 

  • Anche in Germania si registra una lieve moderazione dell’inflazione. Ad agosto i prezzi al consumo sono aumentati del +6,1% sullo stesso periodo del 2022, dopo il +6,2% di luglio. Su base mensile l’inflazione è cresciuta dello 0,3%, come indicato dalla stima preliminare, in linea con il dato di luglio.
  • In Francia l’inflazione ha registrato un aumento annuo del +4,9%, superiore al +4,8% previsto dalla stima preliminare e al +4,3% di luglio. Su base mensile i prezzi al consumo sono cresciuti dell’1%, dopo il +0,1% del mese precedente.
  • In Spagna l’inflazione è risultata in aumento del +2,6% annuo, in linea con i dati preliminari ma in accelerazione rispetto al 2,3% di luglio. Su base mensile i prezzi al consumo hanno registrato un incremento dello 0,5% contro il +0,2% del mese precedente.

 

Proteggere i risparmi dall’inflazione

 

Come ormai saprai, l’inflazione è il nemico numero uno dei risparmi, perché ne riduce il valore reale. La corsa dei prezzi impone quindi di ragionare seriamente sul modo migliore per proteggere i tuoi soldi. Puoi affidarti a un consulente finanziario per capire come costruire e mantenere un portafoglio equilibrato e ben diversificato in grado di parare anche i colpi dell’inflazione.

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