Focus Mercati
Notizie sui Mercati
Wealthype.ai

Trump ha vinto: le implicazioni del suo programma economico

Archiviate le elezioni, ora gli occhi sono puntati sul programma del presidente eletto: dai conti pubblici alle tasse fino alle politiche commerciali.

I cittadini USA hanno votato e, come oramai si sa, Donald Trump sarà il 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America, tornando alla Casa Bianca dopo una pausa di quattro anni. Sarà il secondo presidente, dopo Grover Cleveland, a ricoprire un secondo mandato non consecutivo.

Nelle settimane che hanno preceduto il voto, i mercati si sono mostrati sempre più fiduciosi su questo esito: lo si è visto dai rialzi dell’azionario USA, del dollaro statunitense e dei rendimenti del Tesoro. Ora, la domanda è: cosa aspettarsi da qui in avanti? Dipenderà dalla rapidità – e dalla severità – con cui Trump riuscirà a far passare il suo programma al Congresso.

In cima alla lista: il tetto del debito USA

La prima questione da affrontare sarà quella del limite del debito federale, che sarà ripristinato il 2 gennaio. L'attuale Segretario al Tesoro Janet Yellen adotterà immediatamente misure straordinarie e utilizzerà la liquidità disponibile per continuare a far fronte agli obblighi fiscali del governo. Trump si insedierà, come da protocollo, lunedì 20 gennaio, nel cosiddetto “Inauguration Day”, con il passaggio delle chiavi della Casa Bianca dall’attuale al nuovo presidente. A quel punto, la sua squadra dovrà entrare rapidamente in azione per trovare un accordo sul bilancio e ottenere un ulteriore innalzamento o una sospensione del tetto.

La strada potrebbe non essere in salita: mentre scriviamo, i dati ci dicono che non solo il Senato ma anche la Camera sarà con tutta probabilità a trazione Repubblicana. Una vittoria netta, dunque, non solo alla presidenza (aggiudicandosi la maggioranza degli “electoral votes”, o grandi elettori, come si dice da noi), ma anche al Senato e alla Camera, in quel “Republican clean-sweep”, il “colpo di spugna Repubblicano”, che alcuni osservatori avevano presagito ben prima del voto.

Oltre il tetto del debito: le altre priorità di Trump

Superato – e si vedrà se e come – l’ostacolo dell’innalzamento del tetto del debito, i tre principali obiettivi saranno:

  1. l’estensione e la modifica del Tax Cuts & Jobs Act (la cui scadenza è attualmente prevista per la fine del 2025), insieme a una riduzione delle imposte sulle imprese e all’esenzione dalla tassazione le mance;
  2. la limitazione dell’immigrazione, in particolare quella proveniente dal sud;
  3. l’applicazione (probabilmente graduale, per evitare il rischio di perturbazioni economiche) dei dazi che, dal punto di vista di Trump, aumenteranno le entrate, promuoveranno la rilocalizzazione della produzione e favoriranno la crescita economica e l’occupazione.

I riflessi dell’agenda trumpiana sui mercati

Ci sono potenzialità e punti di domanda, come sempre. E su ING Think gli esperti li mettono in evidenza con grande chiarezza. Innanzitutto, dicono, nel breve termine la prospettiva di tasse più basse e di un ambiente favorevole alle imprese dovrebbe sostenere il sentiment e la propensione al rischio. E questo, in un contesto di tassi d’interesse più bassi, potrebbe migliorare le prospettive economiche.

Tuttavia, qualche punto di domanda lo pone la lotta all’immigrazione: la riduzione dei flussi e i rimpatri forzati potrebbero porre un freno all’economia statunitense, in particolare in settori come l’agricoltura. Come praticamente tutte le economie avanzate, gli Stati Uniti sono alle prese con tendenze demografiche non proprio favorevoli (nascono troppi pochi bimbi e ci sono più senior che junior). L’occupazione è in parte garantita dai lavoratori nati all’estero, che oggi rappresentano il 19,5% di tutti i dipendenti statunitensi. Se la forza lavoro di origine straniera dovesse ridursi, ciò potrebbe creare problemi all’offerta, con conseguente incremento dei salari e dell’inflazione.

“Per contrastare questo fenomeno, la produttività dovrebbe aumentare in modo sostanziale.”

Inoltre, un minor numero di persone attive nel Paese significherebbe una riduzione della domanda. Quanto ai dazi, al di là del rischio di ritorsioni, bisognerà capire se i costi aggiuntivi per i beni importati saranno assorbiti dagli importatori o trasferiti in parte o in tutto ai clienti.

Conti pubblici statunitensi sotto i riflettori

Nell’ultimo aggiornamento sulle proiezioni economiche, il Fondo Monetario Internazionale ha detto a tutti i Paesi: mi raccomando il rigore fiscale. Il Comitato Bipartisan per un Bilancio Federale Responsabile stima che il mix di politiche di Trump, che prevede tagli alle tasse, aumenti dei dazi e modifiche alla spesa, aggiungerà 7,75 trilioni di dollari al debito nazionale statunitense nei successivi dieci anni rispetto alle attuali proiezioni di base del Congressional Budget Office. Gli Stati Uniti stanno già registrando un deficit fiscale di quasi il 7% del PIL, con un rapporto debito/PIL del 100%. E in futuro? Ecco l’idea degli esperti di ING.

“Riteniamo che le preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale porteranno gli investitori a richiedere un premio a termine più elevato per i prestiti al governo degli Stati Uniti nel lungo periodo, facendo salire i costi di finanziamento in generale nell’economia.”

Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’insediamento

Naturalmente, come sempre, potrebbe esserci più di una divergenza tra quanto si è proposto in campagna elettorale e quanto effettivamente si realizzerà. L’idea degli esperti di ING è che “quanto più Trump sarà aggressivo in materia di politiche fiscali e di immigrazione, tanto maggiori saranno le sfide per l’economia statunitense nel tempo”.

Non resta, come sempre, che attendere gli sviluppi. Con la certezza che ogni sfida porta con sé delle opportunità. E per essere certi di coglierle al meglio, è bene affidarsi all’esperienza e alla consulenza del Financial Coach.

Investire con noi è semplice!

Scegli tu se parlare con un esperto o farti consigliare dal nostro innovativo servizio di consulenza finanziaria digitale MYMoneyCoach.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.

Prima della sottoscrizione dei prodotti di investimento consulta i KID e i prospetti informativi disponibili sul sito ing.it, sezione Investimenti e Risparmio – Fai da te o sul sito del Collocatore. Foglio informativo e documento informativo MIFID disponibili sul sito ing.it o nei nostri punti fisici.

Il presente articolo è stato redatto dal content team di Wealthype.ai e ha una finalità esclusivamente informativa. Non va quindi inteso in alcun modo come consiglio finanziario, economico o di altra natura e nessuna decisione, di investimento o di altro tipo, deve essere presa unicamente sulla base dei contenuti qui riportati. L’articolo non costituisce da parte del content team di Wealthype.ai un’offerta al pubblico d’acquisto o vendita di titoli e più in generale di strumenti finanziari e/o attività di sollecitazione all’investimento, ai sensi del decreto legislativo 24/02/1998, n. 58.