L’inflazione spinge i rendimenti e fa rallentare i listini (che in Europa si difendono)
L’inflazione e i tassi in rialzo celano una buona notizia: la tenuta dell’economia e la forza del mercato del lavoro.
L’inflazione e i tassi in rialzo celano una buona notizia: la tenuta dell’economia e la forza del mercato del lavoro.
Dopo un 2022 difficile sui mercati, il nuovo anno ci dà ottimi motivi per essere positivi: tra questi, la riapertura cinese e la tenuta dell’Europa.
Doveva essere l’anno della ripresa dopo il Covid. E invece il 2022 è stato l’anno della guerra, dell’inflazione e del caro energia. Cosa ci riserva il 2023?
Ottobre è stato il mese del recupero, tra molte novità sul fronte politico e sul piano energetico. Proseguono i rialzi dei tassi.
Raggiunto a livello di Consiglio Europeo un accordo su come affrontare la crisi energetica e la conseguente impennata dei costi. Ma non finisce qui.
Fed e BCE, ma anche BoE e Banca Nazionale Svizzera, hanno aumentato i tassi. In Italia la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è uscita vincitrice dalle urne.
Dopo il recupero di luglio, ad agosto le perdite sono tornate a prevalere sui listini. Protagoniste ancora una volta le banche centrali, determinate a domare la fiammata dei prezzi…
Il gas è una leva nel braccio di ferro tra Russia e Unione Europea. L’unica via è la diversificazione energetica. È lunga, ma disseminata di opportunità interessanti.
È da poco stato diffuso l’aggiornamento di luglio sullo ZEW, uno degli indicatori più seguiti a livello europeo. Cosa ci dicono i numeri e le attese?
Gli effetti dell’aumento dei prezzi energetici si fanno sentire un po’ su tutti i settori, in modo diretto o indiretto. L’analisi di ING Think.
All’annuale conferenza CERAWeek si sarebbe dovuto parlare di rinnovabili. Invece si è parlato dell’emergenza aperta dalla guerra in Ucraina
Febbraio è stato dominato dagli eventi internazionali che hanno raggiunto il clou con l’ingresso delle forze russe in Ucraina. Gli effetti sui mercati