Ultimissime dallo ZEW: che aria si respira in Europa?
È da poco stato diffuso l’aggiornamento di luglio sullo ZEW, uno degli indicatori più seguiti a livello europeo. Cosa ci dicono i numeri e le attese?
No, non è un suggestivo quartiere popolare di una storica capitale europea. E nemmeno un locale d’antan rimesso a nuovo per attirare una clientela con una smodata passione per lo stile shabby chic. ZEW sta per Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung: è tedesco e indica il Centro Leibniz per la ricerca economica europea, con sede a Mannheim, in Germania. Questo istituto rileva a cadenza mensile un indicatore che porta il suo stesso nome: ZEW, appunto. Che cos’è e come funziona?
Un rilevatore delle attese degli esperti
Lo ZEW inteso come indicatore misura in pratica le valutazioni e le attese sull’economia e i mercati di esperti e addetti ai lavori. Viene rilasciato una volta al mese (prossimo appuntamento, il 16 agosto) ed è molto seguito perché ci dà un’idea delle prospettive economiche tedesche, dell’intera area euro e del mondo economico sviluppato.
A differenza di altri indici della fiducia, lo ZEW non si ricava tramite un sondaggio somministrato ai manager delle imprese ma attraverso interviste a esperti. Questa l’illustrazione che ne dà il sito web del Centro Leibniz. “Dal 1991, nell’ambito del sondaggio ZEW sui mercati finanziari, 300 esperti di banche, compagnie di assicurazione e dipartimenti finanziari di importanti società selezionate vengono interpellati mensilmente per esprimere le loro valutazioni e previsioni su importanti dati dei mercati finanziari internazionali”.
PIL, inflazione, tassi d’interesse, indici azionari, tassi di cambio, profitti dei vari settori d’impresa e prezzi delle materie prime energetiche: questi sono i temi sui quali tipicamente si chiede un riscontro (qui puoi trovare un facsimile del questionario). Dai risultati di questo riscontro viene fuori un indicatore che è appunto lo ZEW Indicator of Economic Sentiment sulla situazione in Germania. Il quale fa da contraltare all’IFO Business Expectations, indicatore della fiducia delle imprese tedesche.
Al sondaggio più recente, condotto tra il 4 e l’11 luglio, hanno partecipato 179 analisti, ai quali è stato chiesto di indicare le loro aspettative per i prossimi sei mesi. Dalla differenza tra valutazioni positive e valutazioni negative si è ricavato un saldo che è diventato l’indicatore ZEW di luglio.
Indicatore ZEW di luglio: cosa ci dice?
L’indicatore ZEW sulle aspettative economiche per la Germania è sceso di 25,8 punti, raggiungendo un valore pari a -53,8 punti (-51,1 nell’area euro). Anche la valutazione della situazione economica in Germania è diminuita drasticamente e attualmente si attesta a -45,8 punti, ben 18,2 in meno rispetto al mese precedente. La stessa voce, riferita all’eurozona, riporta un risultato pari a -44,4 punti. Cosa ancor più significativa, tanto le aspettative quanto la valutazione della situazione economica sono lievemente sotto i valori registrati nel marzo del 2020, quando eravamo agli albori della pandemia di Covid-19.
Così commenta il professor Achim Wambach, presidente dello ZEW.
“Le attuali forti preoccupazioni per l’approvvigionamento energetico in Germania, l’annunciato aumento dei tassi di interesse da parte della BCE e le ulteriori restrizioni legate alla pandemia in Cina hanno portato a un considerevole deterioramento delle prospettive economiche”.
In parallelo, la cronaca ci dà qualche spiegazione di questo peggioramento delle valutazioni complessive. Lunedì 11 luglio, per esempio, la Russia ha chiuso “per manutenzione” Nord Stream 1, il canale principale attraverso il quale arriva in Europa il gas naturale dalla Russia. Il timore è che, terminati i lavori, Mosca non lo riapra più, in risposta alle sanzioni europee. Il che avrebbe ripercussioni di non poco conto sull’economia tedesca ed europea.
In rialzo le aspettative sull’inflazione
Gli esperti, quindi, valutano la situazione economica attuale in modo significativamente più negativo rispetto a giugno e hanno abbassato ulteriormente le loro già sfavorevoli previsioni per i prossimi sei mesi. Non ti sorprenderà che siano le aspettative sui settori economici ad alta intensità energetica e orientati all’export ad aver registrato un calo particolarmente marcato. Né ti meraviglierà il fatto che anche i consumi privati siano valutati come significativamente più deboli.
Il sentiment degli esperti dei mercati finanziari sullo sviluppo economico dell'Eurozona è sceso di 23,1 punti e si è attestato a luglio a -51,1 punti, come ti abbiamo accennato poco fa. Ti abbiamo anche detto che l’indicatore della situazione attuale si è portato a -44,4 punti: ma non ti abbiamo riferito che ciò rappresenta un calo di 18 punti rispetto a giugno.
Quanto all’inflazione – tema caldissimo del momento – le aspettative per l’area euro sono cresciute di 6,8 punti. Con un valore di -25,6 punti, l’indicatore rimane comunque in territorio negativo.
Indicatore ZEW: cosa ci dice sui mercati?
Peggiora il saldo tra ottimisti e pessimisti sull’azionario dell’area euro e della Germania ma – attenzione – migliora quello sul Dow Jones Industrial (Stati Uniti, +6,3) e sul SSE Composite cinese (+19,1). Così come prevalgono le attese di un apprezzamento di dollaro USA e yuan. Quanto al biglietto verde, i numeri delle ore in cui veniva diffuso l’aggiornamento sullo ZEW hanno dato più forza e concretezza alle aspettative: il 12 luglio, infatti, l’euro è sceso sotto la parità con il dollaro per poi risalire. Minimi che non si vedevano da quasi vent’anni.
Dubbi o qualche curiosità su queste indicazioni, che comunque non sono scolpite nella pietra e possono sempre cambiare il prossimo mese o quello successivo, oppure da qui a fine anno? Puoi sempre parlarne con il tuo Financial Coach, che ti aiuterà a inquadrare il tutto nella giusta prospettiva.