Meteo Mercati: dopo l’acquazzone di metà estate torna il sereno
Dopo il calo di inizio agosto, c’è stata una svolta positiva anche sui dati macro. E questo ha contribuito a innescare un importante recupero sui listini.
Dopo il calo di inizio agosto, c’è stata una svolta positiva anche sui dati macro. E questo ha contribuito a innescare un importante recupero sui listini.
La Fed ha confermato i tre tagli nel 2024, il primo potrebbe essere a giugno. Svolta per la Bank of Japan, che si lascia alle spalle i tassi negativi.
L’inflazione è scesa e continuerà a calare ma, alla luce delle pressioni sui prezzi dovute (anche) alla forte crescita salariale, non bisogna mollare la presa.
Nonostante le tensioni in Medio Oriente e la stretta monetaria, il Fondo Monetario ha rivisto al rialzo le sue stime per l’economia globale.
Il mese di gennaio si è concluso in terreno decisamente positivo per i principali indici azionari, nonostante le tensioni geopolitiche ancora in atto.
Inflazione e banche centrali rimarranno sotto i riflettori, ma attenzione anche agli appuntamenti elettorali, che interesseranno l’Europa a giugno e gli USA a novembre.
Gli shock energetici pesano di più sulle famiglie con livelli di spesa più bassi: le evidenze di un recente documento Bankitalia e le altre cose da sapere sui rialzi dei prezzi.
Nella riunione di metà dicembre la Fed statunitense è apparsa più colomba, la BCE ancora un po’ falco. Tassi fermi ancora una volta.
Un mese positivo sia per i corsi azionari sia per quelli obbligazionari, sulla spinta della distensione dei prezzi e di quella geopolitica.
Le principali banche centrali si prendono una pausa dopo oltre un anno di rialzi consecutivi. Cosa significa?
A ottobre l’apertura di un nuovo conflitto in Medio Oriente spinge gli investitori verso i beni rifugio, mentre restano le preoccupazioni legate all’inflazione e alla tenuta dell’e…
Settembre è stato un mese particolarmente denso di eventi economici. Ecco quello che è successo