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BCE, il treno dei rialzi vicino al capolinea

La Banca Centrale Europea prosegue nella stretta, ma il rialzo dei tassi di metà settembre potrebbe essere l’ultimo prima della pausa.

La prossima riunione del Consiglio direttivo è prevista a dicembre, ma gli analisti ritengono che il rialzo di settembre sarà l’ultimo. Nella riunione di giovedì 14 settembre la BCE ha alzato i tre tassi di riferimento di 25 punti base, portando al 4% il tasso sui depositi, al 4,5% quello principale e al 4,75% quello marginale. Il decimo rialzo consecutivo, che porta il livello dei tassi ai massimi dall’introduzione della moneta unica.

 

Il treno dei rialzi vicino al capolinea

 

A preoccupare i membri del Consiglio direttivo è l’inflazione che, seppure in calo, continua a correre. Ma attenzione: se in futuro i dati sui prezzi non si discosteranno dai progressi conseguiti finora, non ci dovrebbero essere altri rialzi. E i tassi resteranno ai livelli attuali per un certo periodo, sufficientemente lungo.

 

Questo perché i rialzi varati dal luglio del 2022 stanno facendo sentire i loro effetti. Nel comunicato si legge quanto segue.

“I passati incrementi dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo continuano a trasmettersi con vigore. Le condizioni di finanziamento si sono inasprite ulteriormente e frenano in misura crescente la domanda, che rappresenta un fattore importante per riportare l’inflazione all’obiettivo”.

In ogni caso, l’orientamento della BCE resta restrittivo, perché la lotta contro l’inflazione non è stata ancora vinta. Se la crescita dei prezzi dovesse discostarsi dalla traiettoria attuale, il Consiglio si riserva la possibilità di un ulteriore rialzo dei tassi.

 

“Con la decisione di oggi”, ha dichiarato la presidente della BCE, Christina Lagarde, in conferenza stampa, “i tassi hanno raggiunto un livello tale da poter dare un sostanziale contributo, se mantenuti abbastanza a lungo su questo livello, al ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2%”.

 

Tuttavia, ha aggiunto Lagarde, “non è detto che abbiamo raggiunto il picco. Il focus si sposta più sulla durata della stretta, ma ogni volta condurremo la nostra valutazione sulla base dei dati, delle analisi e delle proiezioni del nostro staff”.

 

A proposito di proiezioni

 

La BCE ha rilasciato anche le nuove proiezioni macroeconomiche sul triennio 2023-2025.

 

  • Inflazione. A causa dell’aumento dell’energia, le stime hanno subito un ritocco al rialzo nel 2023 e nel 2024 rispetto alle proiezioni di giugno: quest’anno l’indice dei prezzi al consumo dovrebbe attestarsi al 5,6% dal 5,4% previsto precedentemente, l’anno prossimo al 3,2% (dal 3%).
  • Inflazione core. Limata al ribasso l’inflazione prevista per il 2025 (dal 2,2% al 2,1%), incluso il dato core (visto ora al 2,2% dal 2,3% di giugno).
  • Crescita. L’Eurozona dovrebbe crescere dello 0,7% quest’anno e dell’1% il prossimo, meno dello 0,9% e dell’1,5% ipotizzati in precedenza.

La revisione al ribasso della stima di crescita dell’Eurozona nel 2024 si deve in gran parte a un effetto trascinamento del 2023, ha spiegato Lagarde in conferenza stampa: “andiamo verso trimestri di crescita stagnante e la ripresa, prevista per la seconda metà del 2023, è slittata”.

 

BCE “colomba” apprezzata dai mercati

 

La reazione delle Borse alla decisione di metà settembre conferma che le attese ora vanno nella direzione di uno stop ai rialzi. Dopo l’annuncio, infatti, le piazze finanziarie europee hanno registrato importanti rialzi: Milano ha chiuso a +1,37%, Francoforte a +1,04% e Parigi a +1,37%. Sul mercato obbligazionario sono rimasti elevati i rendimenti dei titoli di Stato a breve termine (quelli influenzati dal rialzo della BCE), ma sono calati vistosamente quelli a lungo termine (scontando i futuri tagli): i Bund decennali hanno visto scendere il rendimento dal 2,65% al 2,59%, i BTp a dieci anni dal 4,65% al 4,35%.

 

Ma, come detto, i tassi resteranno agli attuali livelli per un po’. E l’anomalia del costo del denaro a zero sembra consegnata definitivamente al passato. Per capire quali scenari e opportunità potrebbero aprirsi in conseguenza di ciò, puoi sempre confrontarti con il tuo Financial Coach.

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