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IA, crescita e fiducia: cosa si è detto al World Economic Forum di Davos?

La 54esima edizione del meeting, che ha riunito tremila tra imprenditori, economisti e politici di tutto il mondo, è stata dedicata al tema “ricostruire la fiducia”.

Crescita economica tra dinamiche inflazionistiche, attesa per i primi tagli dei tassi di interesse e preoccupazioni per le tensioni geopolitiche. Ma anche emergenza climatica, appuntamenti elettorali e – soprattutto – Intelligenza Artificiale, con il mix di timori e potenzialità che il tema si porta dietro.

Sono questi alcuni dei principali argomenti che hanno tenuto banco nelle oltre 200 sessioni di lavoro che si sono susseguite in occasione del World Economic Forum, tenutosi a Davos, sulle montagne svizzere, tra il 15 e il 19 gennaio.

Cos’è il World Economic Forum di Davos?

Si tratta di un convegno organizzato fin dal 1971 dall’omonima associazione non profit svizzera, che si propone di raccogliere l’élite imprenditoriale e politica mondiale per affrontare le tematiche più calde del momento in cinque giorni di incontri: oltre a quelle economiche, anche quelle ambientali, sanitarie, sociali e riguardanti la sicurezza.

Quest’anno, in cui ricorre la 54esima edizione, i partecipanti sono stati circa tremila – provenienti da 120 Paesi – tra cui imprenditori, esperti di economia e circa 60 capi di Stato o di governo: dal presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron a quella della Commissione Europea Ursula von der Leyen, dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky al premier cinese Li Qiang fino al segretario di Stato USA Anthony Blinken.

Per l’Italia erano presenti diversi top manager e imprenditori e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Obiettivo: “ricostruire la fiducia”

L'edizione 2024 è stata dedicata al tema "ricostruire la fiducia". “Ci troviamo di fronte a un mondo frantumato e con crescenti divari sociali, che portano a un'incertezza e un pessimismo pervasivi”, ha spiegato Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum. “Dobbiamo quindi ricostruire la fiducia nel nostro futuro andando oltre la gestione della crisi, esaminando le cause profonde dei problemi attuali e costruendo insieme un futuro più promettente".

Intelligenza artificiale tra rischi e opportunità

Tra i temi che hanno tenuto banco nei cinque giorni non si può dimenticare quello dell’intelligenza artificiale generativa. Questo Megatrend travolgente porta con sé alcune preoccupazioni – per Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fmi, potrebbe avere un impatto sul 60% dei posti di lavoro nelle economie avanzate.

Ma in generale a prevalere è la fiducia che l'intelligenza artificiale generativa aumenti la produttività e l'innovazione, con enormi potenzialità per la ricerca scientifica, dal settore sanitario a quello del cambiamento climatico.

Prospettive sull'economia globale e tassi in discesa

Sul fronte della crescita economica, gli economisti riuniti a Davos hanno portato l’attenzione sulle tensioni geopolitiche e i numerosi appuntamenti elettorali previsti nei prossimi 12 mesi in tutto il mondo - primo tra tutti quello delle elezioni statunitensi, in agenda a novembre. Tutti questi fattori potrebbero avere un impatto sulla crescita economica globale che potrebbe subire dei temporanei contraccolpi. Il rapporto sulle previsioni economiche parla infatti di un'economia globale abbastanza incerta, complici anche le tensioni fiscali e la divergenza tra le economie a reddito più alto e quelle a reddito più basso.

A braccetto con i ragionamenti relativi alla crescita c’è naturalmente tutto il tema dell’inflazione e dell’attesa discesa dei tassi. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha confermato che il 2024 sarà l’anno in cui il costo del denaro tornerà a scendere, ma ha dichiarato che probabilmente i primi tagli arriveranno più tardi e in misura minore rispetto ai sei ribassi preventivati dai mercati.

"Siamo sul percorso giusto" verso il ritorno dell'inflazione al 2%, ha detto Lagarde a Davos. "Senza un altro shock economico abbiamo raggiunto il picco" dei tassi, "ma dobbiamo rimanere restrittivi finché non raggiungiamo la certezza”.

Un clima generale positivo

Insomma, la carne al fuoco è tanta, in un clima generalmente positivo. I temi discussi a Davos sono quelli che, con ogni probabilità, continueranno ad accompagnare le riflessioni degli economisti nel corso dell’anno e che quindi dovrai monitorare, insieme al tuo Financial Coach, per prendere decisioni di investimento il più possibile razionali e consapevoli.

Ricordando comunque di tenere il focus sui tuoi obiettivi di lungo periodo.

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