Focus sui consumi interni: la Cina presenta il suo “piano speciale d’azione”
Il governo cinese ha annunciato un importante piano per rilanciare i consumi nel Paese, dopo anni di debolezza: scopriamo cosa prevede.
Qualcosa si sta muovendo nell’economia cinese. Il mercato azionario del Dragone sta sovraperformando quello statunitense da inizio anno e anche gli ultimi dati macro – vendite al dettaglio e produzione industriale del primo bimestre – hanno mostrato segnali incoraggianti.
Nonostante questo, la fiducia dei consumatori rimane debole. In questo quadro si inserisce il nuovo “piano speciale d’azione” per rilanciare la domanda interna, lanciato a metà marzo dal Partito Comunista al governo. L’annuncio è arrivato pochi giorni dopo la chiusura della sessione annuale delle cosiddette “Due assemblee”, da cui è emersa forte e chiara la stessa priorità di stimolare i consumi.
Stimolare i consumi: una sfida che non nasce oggi
La Cina è alle prese ormai da anni con una domanda interna depressa, a seguito dei lockdown legati alla pandemia di Covid-19 e delle prolungate difficoltà del mercato immobiliare, che hanno inibito la spesa dei consumatori accentuando nel Paese le tendenze deflazionistiche.
Il nuovo piano, che si divide in otto aree tematiche, non fornisce molti dettagli – per esempio, non quantifica la spesa pubblica prevista per sostenerlo – ma evidenzia l’intenzione del governo di prendere di petto il problema.
Cosa prevede il nuovo “piano d’azione”, quindi?
Per incentivare le famiglie a consumare di più, Pechino intende agire principalmente su due fronti: quello dei salari e quello della ricchezza.
- Sul fronte salariale, le misure si concentreranno su una “crescita ragionevole” degli stipendi e su un aumento del salario minimo, ma prevedono anche investimenti nel sostegno all’occupazione e nella formazione su competenze specifiche.
- Per quanto riguarda la ricchezza, il piano prevede molteplici misure a sostegno del mercato azionario, l’aumento dell’offerta di prodotti obbligazionari per gli investitori al dettaglio e altre riforme del mercato finanziario e immobiliare.
Tra gli interventi citati nel documento c’è poi il miglioramento delle tutele in diversi settori: dagli aiuti agli studenti alle pensioni, fino all’assicurazione sanitaria e ai sussidi per la cura dell’infanzia, un’altra questione rilevante in un Paese in cui la popolazione è in calo da anni.
Una nuova sfida: la messa a terra del piano
Negli ultimi mesi, Pechino aveva già annunciato interventi di stimolo, con l’obiettivo principale (poi effettivamente raggiunto) di centrare il target di crescita del 5% per il 2024. A partire dallo scorso settembre, il governo cinese ha iniziato a mettere sul tavolo una serie di misure di sostegno all’economia, che tuttavia non sono finora riuscite a convincere consumatori e investitori: un po’ perché sono state comunicate in modo non del tutto chiaro, un po’ perché non sono sembrate sufficienti a risolvere i problemi strutturali dell’economia cinese. Questa volta sarà diverso?
“Se il piano sarà effettivamente implementato con successo, potrebbe davvero aiutare la Cina nella sua transizione verso un modello di crescita orientato ai consumi”, ha commentato Lynn Song, chief economist per l’area Greater China di ING.
“Le misure previste saranno probabilmente efficaci nello stimolare il consumo a breve termine, ma l’ostacolo principale a una ripresa più sostenibile e duratura resta la fiducia debole. Non è ancora chiaro con quale rapidità queste misure verranno attuate né quanto saranno efficaci nel ripristinare la fiducia. La direzione sembra positiva, ma l’implementazione sarà determinante”.
A livello di investimenti, la Cina sembra stare tornando nei radar dei mercati nel 2025: da inizio anno, l’indice MSCI China segna un guadagno di oltre il 24% (dati al 18 marzo 2025), contro il -4,5% year-to-date dell’indice statunitense S&P 500.
Insomma, resta un’area interessante in ottica di diversificazione del portafoglio e le trasformazioni in atto potrebbero confermare la traiettoria positiva. Se sei interessato ad approfondire il tema, prima di compiere qualunque scelta di investimento, parlane con il tuo consulente finanziario.