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Cosa significa il riscaldamento globale per i tuoi investimenti?

Il primo mese del 2024 è stato il gennaio più caldo di sempre. Il cambiamento climatico è una realtà con cui dobbiamo fare i conti. Ma che apre anche alcune opportunità.

Il 2024 è iniziato con un record poco incoraggiante: il primo mese dell’anno è stato il gennaio più caldo di sempre. Secondo il servizio Copernicus Climate Change dell’Agenzia spaziale europea, la temperatura media globale è stata di 1,66 gradi superiore rispetto al periodo pre-industriale (1850-1900). Un aumento preoccupante, visto che aggiorna il record del gennaio 2020. Insomma, fa sempre più caldo e questo rappresenta un grosso rischio. Il riscaldamento climatico, infatti, ha conseguenze pesantissime sull’ambiente e sull’economia. Tuttavia, la sempre maggiore sensibilità per questo tema e gli sforzi di imprese e governi per ridurre le emissioni stanno dando un impulso molto forte agli investimenti green. Vediamo cosa significa tutto questo per i tuoi risparmi.

 

L’accordo di Parigi

 

Oltre al record di gennaio, il servizio Copernicus ha registrato un altro dato allarmante. Secondo le rilevazioni, i 12 mesi compresi tra febbraio 2023 e gennaio 2024 hanno per la prima volta superato di oltre 1,5 gradi la media delle temperature della seconda metà dell’Ottocento. Si tratta di una soglia significativa: l’Accordo di Parigi del 2015, sulla lotta al cambiamento climatico, raccomanda di contenere il più vicino possibile a quel livello l’aumento delle temperature globali a fine secolo (rispetto ai livelli pre-industriali) per prevenire le conseguenze più gravi. Certo, lo sforamento negli ultimi 12 mesi non significa che l’obiettivo sia stato mancato, ma è comunque un campanello d’allarme che non va sottovalutato.

 

I costi del global warming

 

Come saprai, i danni provocati dai cambiamenti climatici sono sempre più gravi. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature stima in 143 miliardi di dollari annui il costo globale di tsunami, inondazioni e alluvioni causati dalla crisi climatica. La buona notizia è che, parallelamente, anche gli investimenti sostenibili stanno guadagnando terreno. L'ultimo Rapporto della Global Sustainable Investment Allianceha calcolato che nel 2022 il valore degli asset finanziari classificati “green” si è attestato a 30,3 trilioni di dollari a livello mondiale.

 

Non solo rischi, ma anche opportunità

 

Le strategie di contrasto al cambiamento climatico non passano però solo per la transizione energetica. Oltre agli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra, imprese e governi dovranno investire in tecnologie che permettano alle popolazioni di adattarsi a climi più torridi. Il lato positivo è che gli investimenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici non solo generano enormi benefici per i Paesi, la società e l’economia, ma offrono anche agli investitori interessanti occasioni di guadagno. Il rapporto Adapt Now: A Global Call for Leadership on Climate Resilience stima che una massa di investimenti pari a 1.800 miliardi di dollari a livello globale dal 2020 al 2030 potrebbe generare 7.100 miliardi di dollari di profitti netti.

 

Ma come sostenere la lotta al cambiamento climatico?

 

Anche un piccolo risparmiatore può contribuire alla lotta al cambiamento climatico. Infatti, grazie a diversi prodotti di investimento oggi disponibili, puoi fare delle scelte etiche in ambito finanziario. Una soluzione molto in voga sono i green bond. Le “obbligazioni verdi” sono strumenti relativamente nuovi, ma che hanno registrato una crescita straordinaria dal 2007 in poi. Si tratta di bond emessi per finanziare vari tipi di progetti che hanno un impatto positivo sull’ambiente, come il trattamento dell’acqua e dei rifiuti, oppure iniziative legate alla prevenzione e controllo dell’inquinamento. Oltre all’acquisto di “obbligazioni verdi”, in generale puoi seguire un approccio etico sotto il profilo ambientale selezionando le aziende su cui investire sulla base del loro rispetto dei criteri Esg, sigla che sta per Environmental, social, and corporate governance. Sono i tre parametri fondamentali per valutare la “sostenibilità” di un’impresa, e cioè quanto sia attenta alle questioni ambientali, sociali e di governance aziendale (come la parità di genere). Come dimostra un recente studio di Kroll, le imprese che hanno le pagelle Esg migliori sono anche quelle con le performance migliori.

 

Insomma, il cambiamento climatico genera moltissimi rischi, ma riserva anche tante opportunità. Ma come fare per considerare il clima nei tuoi investimenti? Innanzitutto, dovresti privilegiare quelle aziende che sono più trasparenti su questioni come la decarbonizzazione e sulle azioni che intendono mettere in atto a questo fine. Inoltre, potresti diversificare il tuo portafoglio investendo in società che presentano un basso rischio di transizione climatica: le aziende che non fanno abbastanza per diventare più sostenibili potrebbero infatti venire penalizzate dai mercati finanziari. In ogni caso, se hai dei risparmi da investire il nostro consiglio è sempre quello di farti aiutare da un Financial Coach che ti aiuti a costruire un portafoglio diversificato, personalizzato sulle tue esigenze e soprattutto “sostenibile”.

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