Successione: non è mai troppo presto per occuparsene
Una seria pianificazione tiene conto di tutti gli aspetti. Incluso quello successorio. Breve guida alla successione, per capire meglio come funziona.
Gli investimenti, ormai lo sappiamo, non si improvvisano. E non andrebbero nemmeno evitati, per due ordini di motivi che non manchiamo mai di ricordarti: non investire non vuol dire non rischiare; e non investire significa lasciare i soldi in balia dell’effetto erosivo dell’inflazione (e in questi ultimi due anni abbiamo visto bene quali possono essere le ripercussioni del rialzo dei prezzi sulle nostre tasche).
Non si improvvisano, dicevamo: serve pianificazione. E la pianificazione, come abbiamo visto in un recente studio, ha effetti positivi non solo sui risultati finali, ma anche sul nostro grado complessivo di serenità.
Sempre più, oggi, pianificare vuol dire considerare tutti gli aspetti: finanziario, fiscale, assicurativo, previdenziale. E, sì, anche successorio. Il problema è che, quando si parla di successione, partono subito gesti apotropaici ad ampio spettro e di varia intensità. Non è la più saggia delle reazioni, perché non c’è niente come affrontare e approfondire un tema per diradare le zone d’ombra. Presenti e future.
Ecco, quindi, per te e per i più “senior” della tua famiglia, la nostra breve guida alla successione. Cos’è e come funziona? Lo vediamo subito.
Come funziona la successione?
La successione “causa morte” (o “mortis causa”, per dirla alla latina) è regolata dal diritto successorio, una branca del diritto civile. Si tratta di quell’evento giuridico che consente a una o più persone di subentrare nella titolarità del patrimonio o di specifici diritti patrimoniali al titolare precedente (il cosiddetto “de cuius”).
Alla morte della persona il cui patrimonio è oggetto di successione si individuano i beneficiari del suddetto patrimonio e si stabilisce in quale misura esso vada ripartito. Il cerchio si chiude con l’accettazione dell’eredità – pura e semplice o con beneficio d’inventario – o con la rinuncia ad essa.
Quanto costa una successione?
Riguardo alla pratica in sé, l’assistenza di un notaio o di un Centro di Assistenza Fiscale (il cosiddetto “CAF”) può costare anche diverse centinaia di euro, a seconda della complessità della pratica stessa. Ma c’è un indubbio vantaggio: anche in questo caso, come per gli investimenti finanziari, affidarsi a professionisti può far risparmiare tempo e, soprattutto, errori ai quali non è sempre facile porre rimedio.
Per quanto riguarda invece l’aspetto fiscale, ancora oggi gli italiani godono di un trattamento tutto sommato favorevole, con quote di esenzione piuttosto consistenti per coniuge e figli e con aliquote contenute, specialmente se confrontate con quelle di altri Paesi, come emerge dalla guida diffusa da EY, la EY Worldwide Estate and Inheritance Tax Guide 2022.
Imposta: gli strumenti finanziari esentati
Anche i nostri risparmi e investimenti possono essere oggetto di successione, ma ci sono strumenti per i quali vige l’esenzione dal pagamento della relativa imposta.
E se, come abbiamo accennato prima, la pratica di successione in sé andrebbe seguita da un esperto in materia, la pianificazione patrimoniale (anche) in ottica di successione è un tema che tu e i tuoi familiari potete affrontare già oggi con un consulente finanziario, come il Financial Coach. Per individuare il mix di strumenti che possa offrire il miglior risultato in termini di rendimento potenziale e di ottimizzazione fiscale, ma anche (e soprattutto) per tutelare adeguatamente le persone care.