Social e investimenti, un binomio rischioso
Più di un italiano su tre si affida ai consigli visti sui profili dei “social guru” quando deve decidere cosa fare dei propri soldi. Sei tra loro? Ecco perché potrebbe costarti caro.
Negli ultimi anni, le piattaforme social hanno cambiato le regole del gioco su tutti i fronti, producendo una serie di effetti a cascata. Dalla comunicazione al marketing fino alla finanza personale. Un nuovo studio della società di consulenza Plannix si è concentrato proprio su questi aspetti, segnalando che più di un italiano su tre si affida a Instagram e TikTok quando si tratta di decidere cosa fare con i propri soldi. Ma attenzione: i rischi in questi casi sono molteplici e comprendono truffe e vari tipi di manipolazione.
Nuove fonti di informazione
Secondo l’analisi di Plannix, il 36% degli italiani si affida a mezzi come Instagram e TikTok come principale fonte di informazione per prendere decisioni riguardanti il risparmio. Una fetta importante di questa percentuale è composta da giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
La Generazione Z, quella cioè dei nati tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Dieci del Ventunesimo secolo, si informa sempre più tramite piattaforme video come TikTok: il fenomeno è già evidente negli Stati Uniti, dove TikTok comincia a sostituire persino Google nelle ricerche, ma anche in Italia si intravede la medesima tendenza.
Giusto per dare un’idea del tutto indicativa: le ultime elezioni politiche italiane hanno mandato un segnale abbastanza significativo in tal senso, tenuto conto che, stando ai dati di Quorum, oltre il 50% degli italiani che si è informato su Instagram. Se ormai sembra chiaro, soprattutto nel segmento giovane della popolazione, che i social media hanno superato i giornali come principale fonte di informazione (per chi investe e non), questa evoluzione non avviene senza rischi.
I rischi per gli investitori
Stando all’elaborazione di Plannix, questa tendenza potrebbe incrementare in maniera considerevole le possibilità di prendere decisioni avventate. Inoltre, potrebbe portare i risparmiatori a cadere vittime di frodi finanziarie come schemi piramidali, phishing o criptotruffe. Come ha spiegato Andrea Bosio, Customer Success Manager di Plannix, le decisioni di acquisto di questo campione della popolazione “sono influenzate dagli influencer finanziari”, con la continua ricerca “delle migliori opportunità d’investimento del momento”.
“Nelle sue scelte finanziarie”, questa categoria di investitore “è guidata dalla FOMO (Fear of Missing Out, paura e ansia di restare esclusi da determinate esperienze ed eventi) piuttosto che da un piano di investimento strutturato con obiettivi di lungo termine”.
Il problema è che l’interesse crescente verso la finanza e il mondo degli investimenti non è accompagnato da un livello di alfabetizzazione finanziaria sufficiente, il che espone molti investitori a potenziali rischi.
Attenzione ai “fuffa guru”
La centralità di TikTok e Instagram e dei contenuti video ha portato anche alla crescita dei cosiddetti “fuffa guru”, ovvero chi, secondo la definizione della Treccani, “sfruttando tecniche da imbonitore, organizza e gestisce a scopo di lucro e in modo truffaldino corsi, video, seminari in rete nei quali si pubblicizzano modi facili di fare soldi”. Un fenomeno che ha avuto una grande diffusione negli ultimi anni, soprattutto fra i più giovani, attirati dalla promessa di facili guadagni, anche in scia alle non poche lacune in materia, appunto, di educazione finanziaria.
Le tendenze di lungo periodo
Eppure, gli obiettivi di investimento prioritari individuati dai “risparmiatori social” sono più che sensati, comprendendo la crescita del capitale e l’indipendenza finanziaria. Sembra emergere un certo interesse per strumenti come gli ETF, i fondi passivi scambiati in Borsa, ma anche per le ben più complesse criptovalute, così come per il settore degli investimenti sostenibili e dell’ESG.
Per essere davvero certi di orientarsi al meglio, gli investitori – i più giovani così come i meno giovani – farebbero bene ad affidarsi alla consulenza degli esperti, rivolgendosi ai social solo per lo svago e non per questioni serie com’è, appunto, la gestione del risparmio. Una consulenza professionale, insomma, come quella che può offrire il Financial Coach.