Obbligazioni zero coupon: cosa sono e come funzionano
Zero coupon, obbligazioni che non prevedono cedole. Ma un rendimento c’è ed è dato dalla differenza tra prezzo di emissione e valore di rimborso.
Breve ripasso delle puntate precedenti: un’obbligazione è quello strumento finanziario acquistando il quale l’investitore diventa finanziatore, fino alla scadenza del titolo (e dunque per un periodo di tempo prefissato), del soggetto che ha emesso il titolo. L’emittente può essere uno Stato, una società, una banca o un ente sovranazionale. Sottoscrivendo il titolo, generalmente si acquisisce il diritto di ricevere gli interessi a cadenza periodica, oltre che il rimborso del capitale investito alla scadenza.
E se invece si decide di vendere il titolo prima, si otterrà un guadagno o una perdita sul capitale investito a seconda che il prezzo dell’obbligazione sia cresciuto o diminuito rispetto al prezzo iniziale. Esiste anche un rischio di mancato rimborso o di mancato pagamento degli interessi, che si concretizza solamente nel caso in cui l’emittente vada incontro a un dissesto.
Le obbligazioni non sono tutte uguali: vediamo di seguito i principali tipi.
Qui ci concentreremo sulle zero coupon, obbligazioni che, per l’appunto, non prevedono cedole.
Alla scoperta delle obbligazioni zero coupon. Come accennato, le obbligazioni zero coupon (o senza cedola) non pagano una cedola periodica, sia essa semestrale o annuale, ma riconoscono ai titolari un rendimento che viene calcolato sulla differenza fra il prezzo di acquisto e il prezzo del titolo. Per questo le obbligazioni senza cedola di solito sono emesse “sotto la pari”: espressione, questa, utilizzata per indicare il prezzo di uno strumento finanziario quando è più basso del valore nominale dello strumento stesso.
Insomma, il prezzo di emissione delle obbligazioni zero coupon è “sotto la pari” perché, appunto, inferiore rispetto al valore nominale dei titoli. Ma com’è possibile? Semplificando all’osso, diciamo che ciò è possibile perché gli interessi, che pure questo tipo di obbligazione riconosce, vengono sottratti al valore nominale al momento dell’emissione. Vediamo di capirlo meglio con un esempio.
Due obbligazioni zero coupon: il BOT e il CTZ. In Italia le obbligazioni zero coupon più diffuse e conosciute sono titoli di Stato: si tratta dei Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) e dei Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ). Gli uni e gli altri vengono emessi dal governo italiano con l’obiettivo di finanziare il debito pubblico. Vediamone le caratteristiche.
Attenzione. In entrambi i casi, per acquistarli i risparmiatori possono seguire due vie: o prenotano in banca le obbligazioni in asta oppure si rivolgono al MOT, il Mercato Telematico delle Obbligazioni di Borsa Italiana.