Meteo Mercati: nuovi record per l'oro, Trump verso la Casa Bianca
Mese denso di avvenimenti, dalle banche centrali fino al risveglio del governo cinese sul fronte degli stimoli, ottobre ha visto come protagonista soprattutto l’oro.
Ottobre ricco di avvenimenti sui mercati finanziari. Dalle banche centrali fino al risveglio del governo cinese sul fronte degli stimoli, il mese ha visto come protagonista soprattutto l’oro, anche in vista delle elezioni USA che si sono svolte martedì 5 novembre. Se sui mercati gli Stati Uniti hanno sostanzialmente giocato in difesa, l’Europa ha conosciuto qualche difficoltà in più. In evidenza invece il Nikkei giapponese, alla luce dello stop al rialzo dei tassi da parte della banca centrale.
Nel complesso, la prospettiva di un rientro tutto sommato indolore dell’inflazione accompagnato da una politica monetaria globalmente più espansiva apre alla possibilità di una maggiore vivacità dei mercati finanziari (tensioni geopolitiche permettendo).
Stati Uniti al voto: il responso delle urne
Negli Stati Uniti, il PIL continua a viaggiare spedito e tra luglio e settembre segna un progresso annualizzato del +2,8%. L’inflazione in calo (a settembre è rallentata al 2,4%, verso l’obiettivo canonico, seppur al di sopra delle attese) e i forti aumenti salariali hanno spinto la spesa dei consumatori, mantenendo un buon livello la crescita.
I mercati, ora, guardano alle elezioni presidenziali che si sono svolte il 5 novembre e all'esito della sfida fra il candidato Repubblicano Donald Trump e la candidata Dem Kamala Harris. In base a quanto è emerso nelle prime ore dopo la chiusura dei seggi, i cittadini USA hanno optato per la discontinuità rispetto all’amministrazione Biden: all’orizzonte si profila una nuova presidenza Trump, dopo una campagna elettorale che dall’estate in avanti ha visto i due contendenti sostanzialmente testa a testa nei famosi "Stati in bilico".
I nuovi stimoli della Cina per rilanciare la crescita
Il governo guidato da Xi Jinping ha rotto gli indugi e si prepara a varare un maxipiano di stimolo per un’economia che continua ad accusare alcune difficoltà, con una crescita del PIL al +4,6% nel terzo trimestre che mette a repentaglio il raggiungimento dell’obiettivo del +5% per fine anno.
Le attesissime misure – che dovrebbero includere l’allentamento fiscale, il supporto all’immobiliare, al credito, ai consumi e ai governi regionali e il sostegno all’azionario – hanno fatto da pungolo al mercato cinese, che in seguito alle crisi del settore immobiliare viveva un periodo non facilissimo. Gli analisti sperano in nuovi interventi per stimolare la domanda interna, che è il vero punto debole dell’economia cinese.
La geopolitica spinge l’oro al record storico
Nel frattempo, le tensioni geopolitiche – dal Medio Oriente all’Ucraina – continuano ad alimentare un clima di incertezza anche economica che ha spinto le quotazioni dell’oro, bene rifugio per antonomasia. Un rally che lo ha portato al record storico dei 2.800 dollari l’oncia.
Alcuni analisti si sono spinti a ritenere possibile la conquista della soglia dei 3mila dollari, in una “febbre dell’oro” che, secondo il Financial Times, è tra le altre cose alimentata dalla paura di non cogliere l’opportunità di apprezzamento attualmente offerta dal metallo prezioso (in puro stile FOMO, o “Fear of Missing Out”, timore, appunto, di perdere l'occasione).
BCE, proseguono i tagli dei tassi
A ottobre la BCE ha proceduto con il terzo taglio dei tassi d’interesse da 25 punti base. E ora i mercati puntano su nuove revisioni al ribasso entro fine anno. Del resto, l’inflazione nell’Eurozona si è attestata al 2% a ottobre (secondo la stima dell’Eurostat diffusa il 31 del mese).
Buone notizie, intanto, arrivano anche dalla crescita del PIL, che nel terzo trimestre è stata, in media, del +0,4% nell’Eurozona. Nel Vecchio Continente persiste la debolezza della manifattura, in particolare dell’automotive, con la crisi dell’industria tedesca (Volkswagen pensa di chiudere tre stabilimenti in Germania per la prima volta nella storia): le immatricolazioni (-4,2% in UE a settembre) stentano a ripartire, in un momento particolarmente debole della congiuntura di mercato.
La prospettiva di un taglio ai tassi, però, potrebbe rivitalizzare un settore che ora in Borsa tratta a prezzi più convenienti rispetto ad alcuni mesi fa.
L’attualità attraverso la lente del Financial Coach
Molti sviluppi sono attesi nelle prossime settimane. E il Meteo Mercati di novembre si preannuncia già non meno denso di quello che ti abbiamo qui proposto. Ma per essere certo di leggere al meglio le notizie e le loro implicazioni, evitando scelte avventate di portafoglio, è sempre bene chiedere un confronto con il Financial Coach.