Investimenti ESG: consulenti e clienti possono comunicare meglio
Quando si parla di investimenti sostenibili, consulenti e risparmiatori si capiscono ancora poco e male. Ce lo dice una recente indagine Consob.
La finanza sostenibile sta assumendo un ruolo sempre più importante nella mente e nel portafoglio degli investitori, con un valore di mercato che si stima abbia superato i 5.000 miliardi di dollari nel 2023 e che continua a rompere nuovi record.
Cresce l’interesse per la finanza sostenibile
La crescita di questo segmento è sostenuta dalla sempre più forte consapevolezza dei governi e degli investitori riguardo alle questioni ambientali e sociali, unita alla comprensione del ruolo centrale della finanza nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
A confermare il trend è intervenuto di recente il Rapporto 2024 sulla relazione consulente-cliente condotto dalla Consob insieme all’Università di RomaTre, che ha proposto un’analisi su sostenibilità e investimenti: la ricerca si è concentrata in particolare sui fattori ESG, sull’impatto ambientale, sociale e governance.
L’obiettivo finale è cogliere le eventuali distonie informative e conoscitive per migliorare il dialogo e la consapevolezza tra investitori e consulenti. L'indagine, giunta alla sua quarta edizione, è stata realizzata con il cosiddetto metodo “a specchio”: in pratica, consulenti e risparmiatori sono sottoposti alle stesse domande, per poi verificare quali sono i punti di contatto e di differenza tra le due esperienze.
Consulenti vs. clienti: cosa dice il rapporto?
In buona sostanza, lo studio evidenzia che l’interesse da parte dei clienti per gli investimenti sostenibili c’è eccome, al netto di qualche scetticismo sui rischi di greenwashing. Ma su questo tema specifico, la comunicazione tra consulenti finanziari e risparmiatori presenta ancora ampi margini di miglioramento. Ed è proprio in questo disallineamento che c’è spazio per lavorare in modo da rafforzare ulteriormente la relazione di consulenza.
L’indagine ha approfondito vari aspetti, come:
- l’interazione tra professionista e cliente;
- la conoscenza e la diffusione degli investimenti sostenibili;
- i fattori che possono promuovere la diffusione di tali opzioni di investimento.
Le potenzialità del rapporto con gli investimenti ESG
Risultati positivi si sono registrati per quanto riguarda l’approccio agli investimenti, in termini di atteggiamento verso il rischio e obiettivi perseguiti, e per la fruizione del servizio di consulenza. I consulenti sembrano perfettamente consapevoli dell’orientamento dei clienti sugli investimenti a lungo termine, con una tolleranza del rischio moderata in ragione dei guadagni sul lungo periodo.
Le distonie più rilevanti hanno invece coinvolto i fattori che possono incidere sulla propensione verso l’investimento, come le informazioni a disposizione, la gamma di prodotti offerta o le prospettive di rendimento.
Spesso i timori sono dettati dalla non conoscenza
Secondo la rilevazione, i consulenti tendono a sottovalutare quanto la scarsa conoscenza degli investimenti green possa scoraggiare i risparmiatori nella loro scelta. Insomma, si torna ancora una volta alla necessità di una maggiore educazione finanziaria.
“Tale risultato non stupisce se si considera che l’integrazione dei fattori di sostenibilità nel processo di investimento, e quindi nell’interazione consulente-cliente (in particolare, in fase di profilazione della clientela), è un fenomeno relativamente nuovo”, si legge nello studio.
Ma l’apporto dei consulenti è sempre più costruttivo
Nel complesso, i dati mostrano come la tendenza al dialogo sui prodotti ESG sia effettivamente in crescita rispetto agli anni scorsi, evidenziando un apporto sempre più costruttivo da parte dei consulenti.
Anche in virtù di questo, per superare tutte le tue eventuali remore ti consigliamo di rivolgerti al tuo Financial Coach, che vede tra i suoi compiti proprio quello di contribuire a spazzare via i timori degli investitori, cercando di approfondire nel dettaglio le caratteristiche della finanza sostenibile.