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IA generativa: Megatrend o bolla pronta a scoppiare?

L’Intelligenza Artificiale generativa ha enormi potenzialità. Ma perché le sue ricadute si rendano tangibili potrebbe volerci più tempo del previsto.

L’IA generativa è sulla bocca di tutti. È uno di quei concetti che hanno saputo conquistare l’immaginario collettivo, promettendo un cambiamento radicale nel nostro modo di vivere e di lavorare. Tutti i settori dell’economia potrebbero beneficiarne: dalla sanità all’agricoltura, dalla mobilità alla finanza. L’entusiasmo degli investitori si è riflesso sulle quotazioni dei grandi protagonisti di questa rivoluzione. Uno su tutti è Nvidia, che produce chip necessari a sviluppare sistemi di Intelligenza Artificiale: al netto di alcuni scossoni sul finire dell’estate, il titolo guadagna quasi il 168% da inizio anno.

Finora, tuttavia, l’impatto positivo sul mercato azionario si è concentrato su un numero esiguo di società – pensiamo alle Magnifiche Sette che, negli Stati Uniti, hanno rappresentato la metà della performance dell’S&P 500, non solo quest’anno ma anche negli ultimi 3-5 anni. E, cosa ancora più importante, non abbiamo ancora visto i benefici dell’intelligenza artificiale. Insomma: a fronte dei massicci investimenti fatti in hardware e infrastrutture, l’IA non ha ancora iniziato a generare ricavi, motivo per cui tra analisti e investitori inizia a serpeggiare una certa impazienza.

Rivoluzione reale o solo l’ennesima bolla speculativa?

Gli esperti sembrano concordi nel sostenere che quella dell’Intelligenza Artificiale è una tendenza con un enorme potenziale di lungo termine, destinata a durare e a trasformare il mondo. Nessuna bolla pronta a scoppiare, insomma. Anche perché, notano diversi analisti, a differenza della bolla dot.com degli anni Novanta, i recenti guadagni dei titoli tecnologici (come Nvidia) sono stati sostenuti dalla crescita degli utili.

Tuttavia – iniziano a riconoscere in molti – si sta verificando uno “sganciamento” tra l’entusiasmo immediato degli investitori e i vantaggi economici reali, per cui potrebbe volerci più tempo del previsto.

Un processo evolutivo che richiede tempo

Del resto, è una dinamica abbastanza frequente quando una nuova tecnologia inizia a prendere piede. “Quando si introduce la tecnologia, le società e gli investitori sono entusiasti del suo potenziale trasformativo e investono in modo massiccio nella costruzione delle infrastrutture”, osserva Chris Buchbinder, gestore di Capital Group. “Tuttavia, l’adattamento a nuovi strumenti per incrementare la produttività richiede tempo. Le nuove tecnologie possono costituire un ostacolo alla produttività poiché imprese e individui continuano a utilizzare vecchi processi, mentre ne imparano e integrano di nuovi. Di conseguenza, possono essere necessari diversi anni prima che si materializzino vantaggi economici tangibili”.

Insomma, nei prossimi anni l’Intelligenza Artificiale potrebbe davvero cambiare il mondo, ma non lo farà nel giro di una notte. La costruzione di un’infrastruttura di IA richiede tempo e risorse. E durante questa fase di sviluppo, le battute d’arresto ci saranno eccome. Di più: quelli che oggi sono i protagonisti indiscussi della rivoluzione tecnologica potrebbero non essere i vincitori di domani.

Ricordi Cisco Systems? Nel 2000 era la “Nvidia della mania dot.com”, l’azienda in grado di creare l’hardware per far funzionare internet. Le sue valutazioni sono salite a livelli astronomici, ma poi con la stessa velocità sono crollate (e da allora non sono più tornate su quei livelli). Questo per dire che, all'inizio di un importante ciclo di innovazione, non è sempre chiaro quali società emergeranno come vincitori nel lungo termine.

Come investire nell’Intelligenza Artificiale?

Oggi stiamo attraversando un periodo di grande entusiasmo per l’IA, ma la strada, per quanto ormai tracciata, non sarà tutta in discesa. Potrebbero esserci momenti di volatilità e di “disincanto”, anche se questo non sembra destinato a oscurare le tendenze di fondo che guidano l’IA, che allo stato attuale appaiono ancora ben orientate e rendono il settore in gran parte non correlato al ciclo economico.

Chi investe dovrebbe tenere conto di tutto questo, evitando di puntare tutto su una manciata di titoli ma adottando un approccio cauto e diversificato: se per caso tu fossi interessato a investire sul Megatrend dell’IA, faresti bene a rivolgerti al tuo Financial Coach, che ti aiuterà a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze, tenuto conto del contesto generale e, soprattutto, delle sue prospettive.

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