Economia, Nobel a chi ha fatto luce sul ruolo delle banche
L’ex presidente Fed Ben Bernanke, al timone della banca centrale durante la crisi del 2008, premiato insieme a due docenti universitari.
L’ex presidente della Fed Ben Bernanke è stato insignito del Premio Nobel per l’Economia insieme agli economisti Douglas Diamond e Philip Dybvig. Grazie alle loro ricerche condotte all’inizio degli anni Ottanta – ha spiegato la Royal Swedish Academy of Sciences assegnando il prestigioso riconoscimento – i tre studiosi americani hanno contribuito in modo sostanziale a migliorare la nostra moderna comprensione del ruolo delle banche, delle loro principali fragilità e del modo in cui un loro eventuale fallimento può innescare una crisi finanziaria.
Ben Bernanke, dalla Grande Depressione al Quantitative Easing
Il più noto del trio è sicuramente Ben Bernanke, alla guida della banca centrale americana per due mandati, dal 2006 al 2010 (nominato dall’allora presidente Bush) e dal 2010 al 2014 (riconfermato da Barack Obama). Si tratta di colui che si è trovato a traghettare l’economia statunitense fuori dalla crisi finanziaria innescata dal collasso dei mutui subprime nel 2007, una crisi che ha gestito azzerando i tassi d’interesse per stimolare l’economia reale e avviando quel “quantitative easing” che negli anni successivi abbiamo imparato a conoscere molto bene. Una politica monetaria ultra-espansiva, per pompare liquidità nel sistema e innescare la ripresa dei consumi.
Non solo. Bernanke ha anche cambiato l’approccio della Fed nei confronti del pubblico, rendendola più comunicativa circa le sue intenzioni riguardo la politica monetaria – un approccio adottato poi anche dai suoi successori.
In questo caso, però, Bernanke è stato premiato per un lavoro precedente, riguardante in particolare la Grande Depressione innescata dal crollo delle Borse nell’ottobre del 1929. Secondo i giurati dell’Accademia di Svezia, gli studi di Bernanke hanno messo in evidenza come le corse agli sportelli bancari abbiano avuto un ruolo determinante nel rendere quella crisi così profonda e radicata.
Così si è espresso in una conferenza stampa l’economista John Hassler, membro del comitato del Nobel.
“Le persone sapevano che le banche possono fallire, ma si pensava che questi fallimenti fossero una conseguenza delle crisi piuttosto che una causa. Ora, invece, il punto di vista di Bernanke è diventato saggezza condivisa”.
Diamond e Dybvig: alla base della regolamentazione bancaria
Quanto a Douglas W. Diamond (69 anni) e Philip H. Dybvig (67 anni), entrambi sono docenti universitari di finanza, il primo all’Università di Chicago, il secondo alla Washington University di St. Louis. Insieme hanno sviluppato, a metà degli anni Ottanta, una serie di modelli teorici “che spiegano perché le banche esistono, come il loro ruolo nella società le renda vulnerabili alle voci sul loro imminente collasso, e come la società possa ridurre questa vulnerabilità”, ha spiegato l’Accademia.
In particolare, il loro modello Diamond-Dybvig mostra come un mix sbagliato di attività a lunga scadenza e passività a breve scadenza possano rendere instabile il lavoro di una banca. Tutte intuizioni, sottolinea ancora la Royal Swedish Academy of Sciences, che “costituiscono la base della moderna regolamentazione bancaria”.
Insomma – conclude la Commissione dei Nobel – il lavoro svolto da questi tre economisti ha consentito di migliorare in modo significativo le conoscenze sul ruolo delle banche nei cicli economici, e in particolare durante le crisi finanziarie. E ci ha fatto capire quanto sia importante evitare che le banche falliscano, fornendo – se necessario – strumenti per sostenerle temporaneamente, per evitare contraccolpi ancora più gravi sull’economia.
In cosa consiste il Premio Nobel?
Il riconoscimento appena assegnato prevede un premio in denaro di quasi 900 mila dollari e sarà consegnato in una cerimonia prevista per il 10 dicembre 2022. A differenza degli altri premi, quello per l’economia non è stato istituito alla luce del testamento di Alfred Nobel del 1895, ma per iniziativa della banca centrale svedese, in sua memoria. Il primo vincitore è stato selezionato nel 1969.