Dal KIID al KID: come cambiano le informazioni chiave all’investitore
Più trasparenza e semplicità per i clienti al dettaglio che investono in fondi: questi i vantaggi della novità introdotta dalla Consob.
La regola numero uno per chi vuole investire è, ovviamente, quella di informarsi. Come saprai, gli intermediari finanziari sono obbligati a fornire ai loro clienti una serie di documenti che descrivono tutto quello che c’è da sapere su un certo investimento. Ma siccome le novità, in campo finanziario, sono all’ordine del giorno, anche le norme sui prospetti informativi hanno subito cambiamenti, nell’ottica di una progressiva quanto utile armonizzazione a livello europeo. E così, proprio per adeguarsi alla disciplina europea, la Consob ha apportato alcune modifiche al Regolamento Emittenti.
Con la delibera 22551 del 21 dicembre 2022, l’autorità di vigilanza ha modificato a partire da gennaio le regole sulle informazioni agli investitori al dettaglio, rimpiazzando il Key Investor Information Document (KIID) con il Key Information Document (KID).
Da KIID a KID: cosa c’è di nuovo?
La novità è che il KID, già adottato per i fondi di investimento alternativi chiusi (FIA) destinati agli investitori al dettaglio e per i prodotti finanziari-assicurativi, sarà il documento di riferimento anche per gli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (i cosiddetti OICVM, categoria nella quale rientrano i fondi aperti, italiani ed esteri) e i FIA aperti (sempre rivolti ai piccoli investitori).
Per tutto l’anno scorso, queste due categorie di prodotto hanno goduto di un regime particolare, previsto dalle norme europee, che li ha esentati, consentendo loro di continuare a utilizzare un altro modello informativo. Il KIID, appunto.
Che differenza c’è tra KID e KIID?
I due documenti hanno la stessa funzione: ossia, dare ai risparmiatori la possibilità di investire in modo consapevole mettendo a loro disposizione tutte le informazioni necessarie a comparare i diversi prodotti di investimento. C’è, se vogliamo, una differenza di ordine temporale, che a un certo punto ha richiesto una riorganizzazione e un’armonizzazione.
- Il Key Investor Information Document (KIID) è stato introdotto nel 2009 con la direttiva UCITS, quella cioè che riguarda gli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, ed è disciplinato dal regolamento UE 583/2010.
- Nel 2014 il regolamento PRIIPS ha introdotto il Key Information Document (KID), un documento che si rivolge alla clientela al dettaglio e che contiene le informazioni chiave sui prodotti finanziari ibridi di natura finanziario-assicurativa preassemblati (i PRIIPS, appunto), come obbligazioni convertibili, derivati e polizze unit-linked, con lo scopo di rendere più facile e immediata la comprensione e la comparabilità dei diversi strumenti.
Un KID semplice ed efficace
Ti abbiamo fatto venire il mal di testa? Allora vediamo di arrivare al punto. Siccome la chiarezza è importante, soprattutto quando si tratta di investimenti, il KID è un documento molto snello e sintetico, ideale per i piccoli investitori: è standardizzato e non è più lungo di tre pagine.
Sarà la tua nuova guida e ti consentirà, in particolare, di:
- conoscere tutte le voci di costo di un prodotto;
- definire il tuo profilo finanziario, in modo da evitare di ricevere proposte non in linea con la tua propensione al rischio;
- conoscere gli scenari possibili a cui può andare incontro il tuo investimento: il KID deve contenerne almeno tre, a seconda del rendimento atteso (favorevole, moderato e sfavorevole) in un arco di 1, 3 o 5 anni;
- essere informato sulla possibilità di esporre reclami su prodotti, consulenti e distributori.
Perché introdurre un nuovo documento informativo?
Come ti dicevamo poco fa, è per rendere uniformi le regole sui documenti informativi sintetici. Insomma, quel che c’è di nuovo è che, a partire da quest’anno, per evitare un’inutile duplicazione dei documenti, tutti i prodotti destinati alla clientela al dettaglio – PRIIPS, OICVM e FIA aperti e chiusi – dovranno essere accompagnati da questo modello informativo. Per le offerte agli investitori cosiddetti “qualificati”, invece, come banche e società di investimento, i gestori saranno liberi di scegliere tra il nuovo KID e il vecchio KIID.
KID e non solo: chiedi al tuo Financial Coach
Anche se il KID è un documento semplice e intuitivo, le novità normative non sono sempre semplici da mettere a fuoco. È quindi sempre bene risolvere gli eventuali dubbi con il Financial Coach, che può darti i consigli più adeguati in base alla tua situazione specifica.