Cosa sono e come funzionano i BTp?
La risalita dei rendimenti dei titoli di Stato ha riacceso i fari su uno strumento di investimento che tutti conosciamo. Ma come se ne valuta la reale convenienza?
I titoli di debito, meglio noti come obbligazioni, possono essere emessi da enti pubblici o privati. L’obiettivo è lo stesso per tutti: finanziare le proprie attività. E fin qui, tutto ok. Da qualche mese, complice la politica monetaria restrittiva messa in atto dalle banche centrali, le obbligazioni governative – in prima battuta i Treasury statunitensi, a seguire tutti gli altri – hanno visto i loro rendimenti risalire. Questo ha riacceso l’attenzione e l’interesse degli investitori. Ecco perché oggi torniamo a occuparci di titoli di Stato, focalizzando l’attenzione sui nostri BTp.
Cosa sono i BTp?
I Buoni del Tesoro poliennali (BTp) sono titoli di debito a medio-lungo termine, emessi dal dipartimento del Tesoro del ministero dell’Economia e delle Finanze. Riconoscono una cedola che generalmente viene corrisposta a cadenza semestrale.
Il rendimento dei BTp, quindi, dipende non solo dalla differenza fra il prezzo di acquisto e il valore nominale rimborsato alla scadenza ma anche dal flusso cedolare, posto che le cedole siano costanti per tutta la vita del titolo. Tali cedole possono essere indicizzate al tasso di inflazione.
Ma come si fa a capire se e quanto conviene realmente un titolo di Stato?
Cosa c’è da sapere sul rendimento a scadenza
Il rendimento a scadenza è il parametro che si utilizza per mettere a confronto investimenti alternativi fra loro: per esempio, il BOT (Buono Ordinario del Tesoro) o il CTZ (Certificato del Tesoro Zero coupon, ossia senza cedola) rispetto al BTp.
Cosa c’è da sapere sul rischio liquidità
Il rischio liquidità ti dice quanto è difficile entrare e uscire da un investimento in modo tempestivo, comprando e vendendo in tempi relativamente rapidi. Un indicatore immediato del rischio liquidità è lo spread denaro/lettera. Una maggiore differenza tra prezzo di acquisto e di vendita comporta scambi inferiori sul mercato e, di conseguenza più difficoltà e costi maggiori di smobilizzo.
Il rischio di tasso e la duration
Si tratta del rischio che incombe sull’investitore al variare dei tassi sul mercato. La volatilità, ossia l’erraticità dei tassi di mercato, ha un impatto principalmente sul prezzo dei titoli e sulle possibilità di reinvestimento delle eventuali cedole.
Rispetto agli investimenti in titoli con cedola, gli investimenti in titoli zero coupon comportano maggiori rischi di tasso (e perciò maggiori rischi di oscillazione dei prezzi). Ma ciò può fare la differenza nel caso tu abbia bisogno di smobilizzare i titoli prima della scadenza.
Titoli di Stato: un trattamento fiscale agevolato
I titoli di Stato godono di un trattamento fiscale agevolato: se agli interessi si applica l’imposta sostitutiva con aliquota del 26%, i proventi (legati alla cessione o al rimborso) possono avvalersi dell’aliquota ridotta del 12,50%.
Conclusioni: per capire cosa fare, consulta un consulente
Per una valutazione corretta delle scelte d’investimento in titoli di debito, occorre confrontare i rendimenti a scadenza, verificando contestualmente il rischio di liquidità e il rischio tasso, comparando infine i rendimenti anche al netto di tasse e commissioni. Lo si può fare da soli, certo, ma visto che è tanta roba, la scelta migliore resta quella di rivolgersi a un Financial Coach, anche tenuto conto della necessità, per tutti, di costruirsi un portafoglio d’investimento adeguatamente diversificato.