6 min

Bonus Sicurezza 2025: scopri come ottenerlo

Allarmi che suonano, ladri che battono in ritirata, preoccupazioni che spariscono. Sogni a occhi aperti? Niente affatto: è ciò che può regalarti il Bonus Sicurezza 2025! La necessità di proteggere la tua casa si fa alla portata di tutti grazie a una detrazione del 36% sulle spese dedicate alla messa in sicurezza domestica.

Se stai pensando di acquistare una casa, ma anche se hai già il tuo angolo di tranquillità, la sicurezza è sicuramente in cima alle tue priorità. Vediamo insieme come funziona quest’agevolazione e come puoi sfruttarla al meglio.

Cos'è il Bonus Sicurezza 2025

Il Bonus Sicurezza è un’agevolazione fiscale pensata per chi vuole investire nella protezione della propria abitazione. Non si tratta di un contributo diretto, ma di una detrazione IRPEF che ti permette di recuperare parte delle spese sostenute per l'installazione di sistemi di sicurezza.

Per il 2025, la detrazione è fissata al 36% delle spese effettuate, fino a un limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare, in calo rispetto al 2024, quando la percentuale era più alta (50%) e il tetto di spesa arrivava a 96.000 euro.

La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo, quindi è possibile recuperare l’investimento un po' alla volta.

La buona notizia è che il Bonus Sicurezza è una detrazione "indipendente". Ciò significa che non è necessario fare lavori di ristrutturazione per ottenerla. Puoi semplicemente decidere di installare un sistema d'allarme o delle telecamere di sorveglianza e richiedere la detrazione.

Chi può beneficiare dell'agevolazione

La platea dei beneficiari del Bonus Sicurezza è piuttosto ampia. Possono accedere all'agevolazione tutti i contribuenti assoggettati all'IRPEF, residenti o non residenti in Italia.

Non sei proprietario dell'immobile? Non è un problema. L'agevolazione spetta non solo ai proprietari, ma anche a chi detiene l'immobile in base a un titolo idoneo. Parliamo di nudi proprietari, titolari di diritti reali di godimento (come usufrutto, uso, abitazione), inquilini e comodatari. Anche i soci di cooperative, sia a proprietà divisa che indivisa, possono beneficiare della detrazione.

E non è tutto.  L'Agenzia delle Entrate chiarisce che possono richiedere il bonus anche i familiari conviventi del possessore o detentore dell'immobile (coniuge, parenti fino al terzo grado e affini fino al secondo grado), il coniuge separato assegnatario dell'immobile, i componenti dell'unione civile e persino il convivente more uxorio, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture.

Nel caso di immobili utilizzati per attività commerciali o professionali, gli imprenditori individuali possono fruire della detrazione solo per gli immobili non strumentali o non considerati "merce".

Quali interventi sono ammessi alla detrazione

Hai deciso di rendere più sicura la tua casa, ma quali interventi rientrano esattamente nel Bonus Sicurezza? La lista è abbastanza ampia e comprende diversi sistemi e dispositivi di protezione.

Gli interventi ammissibili includono l'installazione di sistemi di allarme e antifurto, videocamere di sorveglianza, porte blindate e cancelli elettrici, inferriate e altri sistemi di protezione passiva. Anche i videocitofoni rientrano tra le spese detraibili.

Il bonus copre l'installazione o la sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci e spioncini, l'installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti, l'apposizione di saracinesche, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento e casseforti a muro.

Alla lista si aggiunge anche il rafforzamento, la sostituzione o l'installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici, nonché fotocamere o videocamere collegate con centri di vigilanza privati. Attenzione però, perché il canone pagato all'istituto di vigilanza non rientra nell'agevolazione.

C’è infine un dettaglio importante da considerare: il bonus copre sia le spese per l'acquisto dei dispositivi sia quelle per la loro installazione, compresa la manodopera. Quindi, quando fai il preventivo, tieni conto di entrambi gli aspetti.

Come richiedere il Bonus Sicurezza 2025

Bonus sicurezza interno

Richiedere il Bonus Sicurezza è più semplice di quanto si possa pensare, ma ci sono alcune regole da rispettare per non rischiare di perdere l'agevolazione.

Innanzitutto, devi effettuare i pagamenti con metodi tracciabili. Il bonifico bancario o postale "parlante" è la soluzione ideale, in quanto deve contenere specifiche informazioni:

  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione.
  • la partita IVA o il codice fiscale dell'impresa che esegue i lavori.
  • la causale del versamento con riferimento alla norma (articolo 16-bis del DPR 917/1986), nonché il numero e la data della fattura.

Una volta effettuati i lavori e i pagamenti, non dovrai correre in nessun ufficio con scartoffie sotto braccio. La detrazione sarà richiesta direttamente nella dichiarazione dei redditi, presentando il modello 730 o il modello Redditi Persone Fisiche.

Ma occhio alla documentazione! È necessario conservare tutte le fatture, le ricevute dei bonifici e qualsiasi altro documento relativo all'intervento.Nella dichiarazione dei redditi, poi, dovrai indicare i dati catastali dell'immobile oggetto dell'intervento, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo (in caso di lavori effettuati dal detentore) e altri dati utili per il controllo della detrazione.

Ovviamente anche il Bonus Sicurezza ha una scadenza: le condizioni attuali sono valide fino al 31 dicembre 2025. L'ultima data utile per beneficiare della detrazione è quella in cui viene effettuato il pagamento, quindi tieni d’occhio il calendario!

Il Bonus Sicurezza può essere cumulato con altre agevolazioni?

Se ti stai chiedendo se puoi combinare il Bonus Sicurezza con altre agevolazioni fiscali, la risposta è sì. Il Bonus Sicurezza può essere cumulato con altre detrazioni, come il bonus ristrutturazioni o il bonus mobili, purché le spese siano chiaramente documentate e riferite a interventi diversi.

Ciò vuol dire che se stai ristrutturando casa e, allo stesso tempo, vuoi installare un sistema di allarme, puoi beneficiare di entrambe le agevolazioni. L'importante è tenere ben separate le spese e assicurarsi che ciascun intervento rispetti i requisiti della specifica detrazione.

La combinazione di più bonus può portare a un bel risparmio, quindi vale la pena fare i conti e pianificare con attenzione i lavori.

Una casa più sicura con Prestito Arancio

La sicurezza domestica è uno di quegli investimenti che tutti sappiamo di dover fare, ma che spesso rimandiamo per via dei costi. Sai che ne hai bisogno, ma l’esborso iniziale può sembrare proibitivo. Se il tuo portafoglio non è pronto per l’investimento ma la tua ansia da effrazione è alle stelle, abbiamo la soluzione che ti permette di dormire sonni tranquilli già da stasera.

Prestito Arancio  di ING è la soluzione ideale per finanziare il tuo sistema di sicurezza. Lo richiedi in soli 5 minuti e, grazie alle opzioni Salto Rata e Riduci Rata, gestisci le tue rate senza costi aggiuntivi. Puoi chiedere un importo da 3.000 a 50.000 euro, con una durata da 12 a 120 mesi.

In questo modo potrai installare il sistema di protezione che preferisci, beneficiare della detrazione fiscale e dormire da subito sonni tranquilli!

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale

Per le condizioni di Prestito Arancio, incluse le condizioni di Salto Rata e Riduci Rata, consulta le Informazioni europee di base sul credito ai consumatori (SECCI) disponibili su ing.it, sezione Trasparenza, e nei nostri punti fisici. La richiesta di Prestito Arancio con processo di valutazione ed erogazione in 5 minuti è riservata ai soli clienti ING che rispettano i criteri di determinazione del merito creditizio stabiliti dalla Banca, ad esempio requisiti reddituali minimi ripetuti su base mensile e un andamento del conto corrente che soddisfa i requisiti di idoneità previsti dalle politiche di credito della Banca stessa. La tempistica menzionata ("5 minuti") potrebbe variare in base alla valutazione del profilo del cliente e a eventuali opzioni aggiuntive scelte durante la richiesta. L’erogazione del prestito è soggetta alla valutazione insindacabile della banca. Per le condizioni di Conto Corrente Arancio consulta la Documentazione informativa precontrattuale disponibile su ing.it, sezione Trasparenza, e nei punti fisici.


Disclaimer
VoceArancio è un periodico registrato al Tribunale di Milano, n.315 del 20/05/2008. Proprietario ed editore: ING Bank N.V. Milan Branch - V.le F. Testi, 250. Direttore responsabile: Elisa Pavan.