Calcolo della rata e richiesta di mutuo
Quali sono gli elementi da considerare per il calcolo della rata?
La durata del mutuo, insieme al tasso di interesse e allo spread, è uno dei parametri chiave che determina l’importo della rata di un mutuo. La durata di un mutuo può andare da un minimo di 10 anni ad un massimo di 30 anni in base alla tipologia di mutuo e al tasso scelto.
È il principale costo del finanziamento ed è composto dalla somma di due componenti: il tasso di riferimento (Euribor o BCE per i mutui a tasso variabile e Eurirs per i mutui a tasso fisso) e lo spread (che rappresenta la remunerazione della Banca per l’erogazione del mutuo).
Sono i costi applicati dalla Banca detratti dall’importo erogato inizialmente. Cosa comprendono? Le spese di istruttoria del mutuo, le spese di perizia, le spese iniziali (solo in caso di mutuo a tasso fisso rinegoziabile). Con Mutuo Arancio non sono previsti costi né per l’addebito delle rate né per l’invio di comunicazioni al cliente.
È un indice espresso su base annuale e rappresenta il costo totale del mutuo. È espresso in percentuale sull’ammontare del finanziamento e comprende tutte le voci di costo applicate al mutuo (tasso di interesse, spese iniziali, etc...). Il TAEG è un termine di confronto molto utile per paragonare le varie offerte sul mercato.
Il mutuo a tasso variabile permette di avere una rata in linea con l’andamento degli indici di riferimento del mercato. Nei mutui a tasso variabile il tasso di interesse applicato al mutuo è condizionato dall’andamento del costo del denaro ed è ancorato agli indici economici di riferimento BCE o Euribor. La scelta di un mutuo a tasso variabile può comportare un cambiamento nel tempo dell’importo della rata che dipenderà dall’oscillazione del mercato.
Il mutuo a tasso fisso prevede la stabilità dell’importo delle rate per tutta la durata del finanziamento. Il costo complessivo è certo e il mutuatario conosce fin da subito l’importo delle rate da pagare che rimarrà fisso per tutta la durata del finanziamento senza subire conseguenze di un potenziale aumento generalizzato dei tassi di interesse.
Il mutuo a tasso fisso rinegoziabile garantisce al mutuatario di pagare una rata con importo fisso nel periodo iniziale (5 o 10 anni) e avere poi la possibilità di rinegoziare il proprio tasso tra fisso e variabile. Questo tasso appartiene alla tipologia dei mutui a tasso misto in quanto si comporta, nel periodo iniziale, come un tasso fisso e poi dà al cliente la possibilità di decidere, dopo 5 o 10 anni, se passare al tasso variabile o proseguire con il tasso fisso. Il mutuatario può rinegoziare il tasso ogni 5 anni.