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I mercati sono in ripresa, ma resta lo spettro inflazione

Mercati positivi, sull’onda di previsioni di crescita sempre più rosee. Resta però l’ombra dell’inflazione: volano le materie prime

POST 777 Riassunto maggio pic

Si riapre, che sia la volta buona?

Con l’avvicinarsi dell’estate in Italia torna una parvenza di normalità: molte delle restrizioni in vigore nei mesi scorsi sono state rimosse, i ristoranti hanno riaperto così come piscine e palestre e, a breve, andrà in archivio anche il coprifuoco. Intanto le vaccinazioni proseguono a passo spedito.

Nuovi sostegni

Il governo italiano ha intanto varato il decreto Sostegni-bis, un pacchetto di aiuti da 40 miliardi di euro per sostenere imprese e lavoratori.

E ha trovato un accordo sulla governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mentre si prevede che la prima tranche da 25 miliardi di euro del Recovery Fund possa arrivare già per l’estate.

Manovra da record per Biden

Parallelamente negli Stati Uniti, il presidente Joe Biden ha presentato una manovra di bilancio da 6.000 miliardi di dollari per il 2022, la più imponente dalla Seconda Guerra Mondiale, che nei prossimi 10 anni porterà il deficit oltre i 1.300 miliardi di dollari. Il totale delle spese previste è di 8.200 miliardi di dollari entro il 2031.

Stati Uniti col turbo

Intanto la seconda lettura del PIL nel primo trimestre dell’anno ha confermato il +6,4% dei dati preliminari e le richieste di sussidi alla disoccupazione sono scese a 406.000 unità, ai minimi dall’inizio della pandemia.

Giappone in frenata

Volgendo lo sguardo a Oriente, e più precisamente al Giappone, è emerso che da gennaio a marzo 2021 il Prodotto interno lordo del Paese è calato dell’1,3% rispetto al trimestre precedente. L’economia si è contratta a un tasso annuo del 5,1% rispetto al trimestre precedente a causa della diminuzione della spesa, pubblica e privata, generata dal perdurare dell’epidemia nel Paese.

Borse ben intonate

In tutto questo, i mercati azionari globali – Europa e Italia in testa – hanno chiuso un mese di maggio positivo, al netto di qualche scossone che non è comunque riuscito a scalfire l’ottimismo generale. L’indice Eurostoxx 50 ha registrato un rialzo di circa l’1,6%, mentre il FTSE MIB è schizzato in alto di oltre il 4%. Meno brillante, ma comunque positiva, la performance di Wall Street, dove solo il Nasdaq Composite ha chiuso il mese in rosso (-1,5%) per la prima volta da ottobre 2020.

Lo spettro dell’inflazione

Ma se a prevalere è stata la fiducia nella ripresa economica, sostenuta anche l’accelerazione dei programmi di vaccinazione, va detto che sullo sfondo rimane l’ombra dell’inflazione, con cui i mercati potrebbero trovarsi a fare i conti nei prossimi mesi. I segnali, del resto, non mancano: ad aprile l’inflazione della zona euro è cresciuta dell’1,6% su base annuale, mentre in Italia ha segnato un +1,1% rispetto ad aprile 2020. E negli USA l’aumento generalizzato dei prezzi ha registrato un balzo ben più consistente ad aprile, con un +4,2%.

Oro sotto i riflettori

Proprio l’aumento dei prezzi ha dato forza alle quotazioni delle commodities, primo tra tutti l’oro, che ha chiuso maggio con un rialzo di quasi l’8%: è la migliore performance mensile dal mese di luglio dello scorso anno. In effetti il metallo giallo, così come le altre materie prime, rappresenta – con tutte le precauzioni e gli accorgimenti del caso – un ottimo scudo contro l’inflazione, poiché ha un valore certo e non svaluta, come accade alle valute e agli altri asset di natura finanziaria.

E il petrolio?

Anche l’oro nero ha chiuso il mese in rialzo, sulla prospettiva di un aumento della domanda di carburante nel prossimo trimestre, di pari passo con le riaperture e la ripresa dei viaggi. Così, il contratto consegna luglio sul WTI si attestava a fine maggio sui 67 dollari al barile e quello con consegna ad agosto sul Brent del Mare del Nord si posizionava sui 69 dollari al barile.

Criptovalute ancora protagoniste

Anche nel mese di maggio si è parlato tanto di criptovalute. Il Bitcoin ha raggiunto il suo minimo mensile il 23 maggio (poco sopra i 28.500 euro) per poi iniziare una ripresa più lenta nei giorni finali del mese. Anche in questo caso c’è lo zampino di Elon Musk: il patron di Tesla ha detto che non accetterà più i pagamenti in Bitcoin per le sue auto. Ma ancora di più, forse, ha avuto effetto lo stop della Cina all’uso di criptovalute come forma di pagamento.

Spread stabile

Livelli invariati, intanto, per il differenziale di rendimento tra BTP e Bund, che a fine mese si attestava a 109 punti base.

OCSE ottimista sulla crescita

Come accennato, comunque, a trascinare i mercati a maggio è stato soprattutto l’ottimismo dovuto all’avanzamento della campagna vaccinale in Europa e negli Stati Uniti – che si traduce in una ripresa dei consumi e delle esportazioni. L’OCSE, con le sue ultime stime, prevede che l’economia mondiale crescerà del 5,8% nel corso del 2021, mentre si attende un aumento del +4,5% del PIL italiano.

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