Focusing illusion, se la conosci la eviti
Nel valutare una situazione tendiamo a concentrarci su una manciata di dettagli, lasciandoci sfuggire il quadro d’insieme. Un errore da non fare anche quando parliamo di finanze.
Ti è mai capitato di invidiare una persona molto ricca, credendo che sia più felice di te? O di tormentarti per un intero weekend a causa di un errore commesso sul lavoro solo per scoprire il lunedì mattina che il tuo capo a malapena ci ha fatto caso? Se la risposta è “sì”, non ti devi allarmare: sei solo vittima di uno dei tanti bias cognitivi che “intrappolano” la mente umana.
In questo caso parliamo di “focusing illusion”, ossia di quella tendenza a dare troppa importanza a un singolo aspetto di una situazione, finendo così per formulare previsioni erronee e prendere decisioni sbagliate.
In pratica, quando valutiamo una situazione o paragoniamo due cose, tendiamo a concentrarci su una manciata di dettagli non sempre rilevantissimi, ma in questo modo ci lasciamo sfuggire il quadro d’insieme, che in definitiva è ciò che conta.
Come si applica alla finanza?
Capita nella vita di tutti i giorni, ma, naturalmente, succede anche nella gestione dei propri risparmi. Pensiamo alla situazione in cui un investimento non sta dando le soddisfazioni sperate, magari perché stiamo subendo il cattivo andamento di un particolare settore.
In un caso simile, viene naturale focalizzarsi sulle perdite accumulate e iniziare a pensare che le cose non potranno che peggiorare. Dimenticandoci magari di avere in portafoglio altri titoli che stanno ampiamente compensando la situazione con una performance positiva. Insomma, per usare le parole di Daniel Kahneman, premio Nobel per l’Economia nel 2002, “niente nella vita è davvero importante quanto noi crediamo nel momento in cui ci stiamo pensando”.
L’esperimento dei due studiosi
Kahneman e il suo collega David Schkade, anche lui esperto di economia comportamentale, hanno provato a toccare con mano l’esistenza della “focusing illusion” e lo hanno fatto con un esperimento: hanno paragonato la soddisfazione della vita di chi abitava in California e di chi risiedeva invece nel Midwest. Ebbene, anche se i residenti del Midwest erano tutti convinti che i californiani sono più felici e soddisfatti (forse perché vedevano la California come un luogo in cui si vive perennemente in vacanza), in realtà il livello di soddisfazione è risultato assolutamente omogeneo tra i due gruppi.
Questo ci dimostra che, quando ci focalizziamo troppo su un singolo aspetto della nostra vita, rischiamo di perdere di vista gli altri, che pure giocano un ruolo importante nel renderci felici e soddisfatti.
Cosa scatta nella nostra mente?
Quando desideriamo un nuovo oggetto – uno smartphone o un’automobile, per esempio – o vediamo un ristorante che ci ispira e che non abbiamo ancora provato, tendiamo a pensarci in modo ricorrente, finendo per sopravvalutare l’impatto che queste cose potrebbero avere nella nostra vita.
Come uscirne? Sforzandoci di guardare appunto al “bigger picture”, al quadro d’insieme: ogni volta che ci troviamo a prendere una decisione importante – che sia accettare o meno un nuovo lavoro oppure cambiare casa – cerchiamo di non focalizzarci su un singolo aspetto ma di considerare ogni variabile in gioco e valutare tutto ciò che una nostra mossa in un senso o nell’altro potrebbe comportare.
Parola d’ordine: contestualizzare
Il che vale anche per gli investimenti, naturalmente: considerare il quadro d’insieme, senza inchiodare la nostra attenzione alla singola asset class, al settore e/o all’area geografica che in quel momento è “no”. E il quadro d’insieme, naturalmente, include anche un’adeguata pianificazione finanziaria con conseguente diversificazione, in linea con i tuoi obiettivi e bisogni.
A fare tutto senza stressarti ti può aiutare un professionista della consulenza finanziaria, com’è per esempio il Financial Coach di ING.