Difendi i tuoi soldi dalle fake news
Notizie che sembrano vere ma che sono false in parte o in tutto: forse non lo crederesti, ma le fake news possono mettere a repentaglio anche i tuoi risparmi.
Non ci sono solo l’inflazione o le nostre sbandate per il fenomeno del momento: anche le fake news – ossia quelle notizie che sembrano vere ma che in realtà sono false come banconote da 3 euro – minacciano i nostri sudati risparmi. Come ti puoi difendere in questo caso? Sul suo sito web, la Consob – che è l’autorità italiana posta a vigilanza dei mercati finanziari – dà agli utenti qualche consiglio molto chiaro e utile. Non prima di aver ricordato che cosa è una fake news.
Sembra vero ma non è: le caratteristiche delle fake news
Partendo dal presupposto che sì, le fake news sono notizie parzialmente o totalmente false che però sembrano vere, ci sono altri due aspetti sui quali porre l’accento, e cioè:
- le fake news si diffondono attraverso i mezzi di comunicazione: tv, stampa, radio, web e, negli ultimi anni, anche canali social, che ne hanno accelerato la condivisione;
- le fake news fanno leva su aspettative e pregiudizi che le rendono credibili.
Al di là dei meccanismi alla base della cosiddetta “viralizzazione”, Consob evidenzia come la circolazione delle fake news tenda “a intensificarsi nei periodi dominati da grande incertezza”. Un po’ come quello attuale, tra pandemia che continua a incombere e lampi di guerra sullo scenario internazionale. Nello stato d’ansia generalizzato, si tende a prendere per buone le notizie presunte vere – ma che vere sono solo in parte o per nulla – che suonano rassicuranti.
La finanza non è immune alla circolazione di fake news
Naturalmente, le fake news possono riguardare anche l’economia e la finanza. Per le autorità chiamate a vigilare sui mercati, quello del monitoraggio delle notizie è un problema vecchio: tra i loro compiti, infatti, c’è da sempre anche quello di accendere un faro sulle informazioni diffuse al mercato, dal momento che possono turbare l’ordinato svolgimento delle negoziazioni.
Capita che tali autorità debbano intervenire per bloccare tentativi di manipolazione informativa messi in atto attraverso la diffusione di notizie false in grado di influenzare l’andamento dei listini o del prezzo dei titoli di una particolare società quotata. Per esempio, nel 2017 la Securities and Exchange Commission, l’autorità di controllo e vigilanza degli Stati Uniti, dovette prendere le opportune contromisure nei confronti di una serie di persone coinvolte, spiega Consob, “in attività finalizzate alla pubblicazione di oltre 250 articoli mirati a influenzare l’andamento di determinati titoli azionari”.
Poi, ovviamente, c’è l’inganno “personalizzato”. Pubblicità “fantasiose”, avvisi, sms, newsletter “di investimento”, annunci online, falsi siti, mail ingannevoli su prodotti di investimento, telefonate per persuadere i risparmiatori ad aderire a proposte d’investimento solo all’apparenza molto redditizie: il menù è vario e insidioso sotto molti punti di vista.
E veniamo al punto: come ti puoi difendere?
Come spiega la Consob, è possibile difendere i tuoi risparmi in poche semplici mosse. Te le sintetizziamo qui di seguito.
- Verifica la fonte, consulta più fonti e, quando possibile, affidati a fonti ufficiali.
- Verifica i documenti ufficiali, per esempio la documentazione che dovrebbe accompagnare e descrivere le caratteristiche dell’investimento che ti hanno proposto.
- Occhio allo spoofing: se ricevi un link per accedere al sito che confermerebbe la fake news, verifica che il sito al quale sei stato indirizzato non sia un clone di siti web legittimi. Usa piuttosto i motori di ricerca per arrivare ai siti che ti interessano.
- Diffida di informazioni che contengono affermazioni sorprendenti ma anche evidenti errori grammaticali e di battitura.
- Confronta informazioni differenti provenienti da fonti diverse.
- Leggi criticamente: non fermarti alla prima lettura, affidati al ragionamento e non solo all’istinto.
- Cerca attivamente dati e fatti che ti contraddicano, fonti che smentiscano le tue opinioni, argomentazioni che possano eventualmente dimostrare l’infondatezza dell’informazione a cui stai “ancorando” le tue valutazioni.
- Prenditi tutto il tempo necessario per decidere, evitando di farlo sulla spinta di emozioni generate da notizie e andamenti dei mercati.
- Non condividere informazioni che non hai verificato o che non sei in grado di verificare, per non alimentare la circolazione di fake news.
E, soprattutto, se hai dubbi chiedi a un esperto: di fronte a proposte d’investimento un po’ troppo allettanti, il supporto del tuo consulente finanziario potrebbe essere decisivo. Ti potrà aiutare, infatti, a separare il grano dalla zizzania, come si dice: a tutto vantaggio dei tuoi soldi.
Negli investimenti non esistono “pasti gratis”
Ma la regola aurea valida ieri, oggi e anche domani è sempre quella: in finanza non esistono “pasti gratis”. Come ai tempi del tristemente noto Charles Ponzi, quando tutto ciò che è virtuale e digital era ancora molto al di là da venire, chi ti propone prospettive di un guadagno troppo belle per essere vere, e per giunta in tempi brevi e a fronte di un rischio molto contenuto, va valutato, come ci dice Consob, “con molto scetticismo”.