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La crisi energetica morde

Prezzi delle materie prime energetiche in salita e cresce l'inflazione. Saltato il negoziato per la vendita di MPS a Unicredit

Il mese di ottobre sui mercati

Ottobre è mese di trimestrali per le aziende quotate a Wall Street, un momento “clou” per gli investitori. Finora, i risultati sono stati tutto sommato incoraggianti – le ultime a pubblicare i conti a Wall Street sono state Google, Microsoft e Twitter, che hanno tutte superato le attese degli analisti.

Intanto in Cina si continua a monitorare il comparto immobiliare. Le azioni Evergrande hanno registrato un tonfo al rientro in contrattazione alla Borsa di Hong Kong, dopo essere state sospese dal 4 ottobre. In compenso, il colosso ha evitato il fallimento pagando gli 83,5 milioni di dollari di coupon sul bond offshore in dollari scaduti il 23 settembre. Una mossa che gli ha evitato il default per un soffio: i 30 giorni di tolleranza prima del default sarebbero scaduti sabato 23 ottobre.

Il mese di ottobre è comunque stato contraddistinto da un’intonazione più positiva per i mercati azionari, dopo la batosta di settembre.

Cop26 ai blocchi di partenza

Si apre il primo novembre a Glasgow, nel Regno Unito, la Cop26, la ventiseiesima Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. Più di 190 leader mondiali saranno chiamati a mettere a punto misure più decise per contrastare il riscaldamento globale. Le parole d’ordine saranno “ambizione” e “urgenza”.

Prezzi energetici alle stelle

Continuano a correre in tutto il mondo i prezzi delle materie prime, specialmente quelle energetiche. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha esortato i 27 Paesi membri a lasciarsi alle spalle il gas naturale, non solo per accelerare la transizione all’energia pulita ma anche per rendere il blocco più indipendente dai fornitori esterni. Attualmente il 90% del gas è importato, e in grossa parte arriva dalla Russia. “Questo ci rende vulnerabili”, ha detto la presidente UE.

Inflazione galoppante

Negli Stati Uniti i prezzi al consumo sono cresciuti del +5,4% su base annua a settembre, un dato peggiore delle aspettative, mentre il prezzo del petrolio ha superato gli 85 dollari al barile per la prima volta negli ultimi sette anni (per poi ritracciare intorno agli 81 dollari al barile sul finire del mese).

Anche in Cina l’indice dei prezzi – in questo caso alla produzione – è aumentato del 10,7% a settembre rispetto all’anno precedente, il tasso più alto degli ultimi 25 anni. Sotto le attese invece i dati sui prezzi al consumo.

Da segnalare poi il tasso di crescita dell’economia cinese, che tra luglio e settembre si è attestato al +4,9%, a fronte del +7,9% del trimestre precedente, soprattutto per via della frenata della produzione industriale a settembre. Un ruolo, in questo, lo ha avuto anche la crisi energetica in corso.

Prezzi su anche in Italia

Balzo anche in Italia con i prezzi al dettaglio che a settembre, secondo i dati definitivi resi noti dall’Istat, registrano un +2,5%, raggiungendo i livelli più alti dal novembre del 2012.

Braccio di ferro UE-Polonia

Il Consiglio Europeo riunitosi il 21 e 22 ottobre a Bruxelles ha discusso a lungo, senza però arrivare a una decisione, sul tema della Polonia, dopo la sentenza con cui la Corte Costituzionale polacca ha deciso che il Paese non riconoscerà più la supremazia delle leggi europee su quelle polacche, violando di fatto uno dei principi fondativi dell’Unione.

Le opzioni per l’Unione sono sostanzialmente tre: aprire l’ennesima procedura di infrazione contro la Polonia, anche se finora le precedenti non hanno avuto alcuna conseguenza; attivare l’articolo 7 del Trattato dell’Unione Europea, un complesso procedimento per revocare alla Polonia il diritto di voto in sede europea (ma serve il voto all’unanimità dei Paesi membri; attivare il nuovo meccanismo che leghi la distribuzione dei fondi del bilancio pluriennale europeo al rispetto dello stato di diritto.

Via al decreto sul Recovery Plan

Venendo all’Italia, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sul Recovery Plan, che contiene misure urgenti per accelerare e semplificare l’attuazione del PNRR. Tra le azioni messe in campo, l’insediamento di un comitato scientifico per la revisione della spesa, presieduto dal Ragioniere generale dello Stato.

Facebook, che succede?

Lunedì 4 ottobre i server di WhatsApp, Instagram e Facebook si sono impallati rendendo inaccessibili le tre piattaforme per sei ore circa. A monte pare ci sia stato un errore interno all’azienda che, in pratica, ha impedito a tutto l’Internet di ritrovare le coordinate virtuali di Facebook.

Intanto Frances Haugen, ex product manager di Facebook, parlando in udienza al Congresso statunitense ha accusato la creatura di Zuckerberg di aver messo “i profitti davanti alle persone” e ha detto che gli algoritmi del social network “fomentano l’odio”.

I conti di Mark

Nel terzo trimestre del 2021 Facebook ha registrato oltre 29 miliardi di dollari di ricavi, +35% rispetto all’anno scorso, ma sotto le attese degli analisti.

Niente matrimonio MPS-Unicredit

Con una nota ufficiale, il Tesoro e Unicredit hanno annunciato la rottura del negoziato “nonostante l’impegno delle due parti”: MPS torna così ufficialmente sola e ora deve correre ai ripari su più fronti, a cominciare dalla ricerca di una nuova soluzione. Il governo spera che la scadenza imposta dalla Commissione UE per la vendita entro fine anno possa essere spostata.

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