Come investire nel cambiamento demografico
È un trend in corso da tempo, riconfermato dagli ultimi dati: si vive più a lungo e nascono meno bambini. Ma ciò crea anche opportunità di investimento.
Non accenna a rallentare, in Italia, il calo delle nascite. Secondo gli ultimi dati Istat, diffusi alla fine di ottobre, nel 2023 sono venuti al mondo nel nostro Paese solo 379.890 bambini, il 3,4% in meno rispetto al 2022: significa che, ogni 1.000 residenti in Italia, sono nati poco più di sei bebè. E la tendenza sta proseguendo anche nel 2024, stando ai dati provvisori dell’Istituto nazionale di statistica: tra gennaio e luglio ci sono stati infatti 4.600 neonati in meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima.
Contiamo 200 anziani ogni 100 giovani
Il crollo delle nascite non è certo una novità: è in atto da tempo, e non solo in Italia. In tutti i Paesi sviluppati: dagli Stati Uniti all’Europa, fino al Giappone. Il mix con l’allungamento della vita media – l’Italia era quarta in Europa nel 2023, con un’aspettativa di vita alla nascita pari a 83,8 anni (81,7 per gli uomini e 85,6 per le donne) – è responsabile del progressivo invecchiamento della popolazione.
Stando a un recente rapporto presentato agli Stati Generali della Natalità, basato su dati e proiezioni Istat, al primo gennaio 2024 in Italia c’erano 200 anziani (over 65) ogni 100 giovani (15-34 anni). E andando avanti con questa tendenza, nel 2050 ogni 100 giovani gli anziani saranno più di 300.
Conseguenze economiche e opportunità di investimento
Il fatto che si viva più a lungo è ovviamente una buona notizia. A livello economico, però, la dinamica appena descritta pone una sfida non indifferente. Una popolazione più vecchia anagraficamente si traduce in un numero minore di persone in età lavorativa “attiva” (15-64 anni). E, a cascata, un calo della forza lavoro implica che un’economia non possa continuare a crescere agli stessi ritmi di quando i suoi lavoratori erano più numerosi.
Naturalmente, tutto questo apre anche interessanti opportunità di investimento. Pensa allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, che promette di automatizzare alcune mansioni finora svolte dalle persone: in questo senso, il supporto della tecnologia potrebbe permettere di incrementare la produttività anche con una forza lavoro ridotta.
Non solo. Posto che vivere più a lungo è una cosa positiva, è anche vero che per trarne il massimo sarebbe importante riuscire a stare bene negli anni della vecchiaia. Spazio allora ad articoli sportivi, per mantenersi sani, ma anche a tutto il settore della sanità – dagli esami di prevenzione e diagnostica fino ai medicinali e agli occhiali da vista.
Altri settori che potrebbero beneficiare delle dinamiche demografiche in atto sono quelli dell’intrattenimento e dei viaggi, nella prospettiva di un’ampia fetta di popolazione in buona salute che ha ormai smesso di lavorare e ha del tempo libero.
L’altra faccia della medaglia: il caso dell’India
L’altra faccia della medaglia della demografia è rappresentata dal mondo emergente – pensiamo all’India, dove l’età media dell’enorme popolazione è di soli 28 anni: qui la crescita futura sarà affidata a nuove generazioni sempre più istruite e formate. Con tutto ciò che ne consegue in termini di necessità di consumo.
Insomma, l’evoluzione demografica in corso nel mondo sviluppato e in quello emergente rappresenta un cambiamento strutturale e di lungo periodo, destinato a rimodellare i consumi e i processi di produzione. Per dirlo in una parola: un vero e proprio Megatrend.
Con i tuoi investimenti puoi cercare di cogliere le opportunità di oggi e iniziare a intercettare quelle di domani, ma per farlo nel modo giusto, meglio rivolgerti al tuo Financial Coach.