Il futuro dei pagamenti
Quali sono le tendenze del 2020 per i pagamenti, digitali, mobile e contactless che continueranno a semplificarci la vita? Ce lo spiega Eric Tak, Global Head del Payment Centre di ING
Negli ultimi anni, il comportamento e le aspettative del cliente hanno radicalmente cambiato il modo in cui facciamo e riceviamo pagamenti. Ma quali sono i trend emergenti per il 2020? Sarà finalmente il momento dei pagamenti digitali? Quale ruolo giocheranno la biometria e l’Internet of Things? Ci stiamo dirigendo verso una società senza contanti? Erik Tak, Global Head del Payment Centre di ING ci spiega quali si aspetta che saranno i sette maggiori trend del 2020 – più uno che probabilmente non lo sarà!
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Contactless e mobile
Non è del tutto un nuovo trend, ma il 2020 segna l’inizio di una nuova era in cui i pagamenti contactless dovrebbero essere possibili praticamente ovunque in Europa. Per ING, i pagamenti con carte contactless nei Paesi Bassi appresentano al momento più della metà dei nostri agamenti e sono destinati a crescere ancora nel 2020. Ci aspettiamo un boom anche nei pagamenti mobile, usando servizi di terzi come Apple Pay e Google Pay, così come la nostra soluzione Android. Dal 2018 al 2019, il numero di clienti ING che pagano con carta mobile è quasi quadruplicato. I clienti apprezzano il fatto di non dover inserire il PIN nel terminale e si stanno abituando a lasciare le loro carte bancarie a casa.
Ci aspettiamo che la prossima ondata saranno le transazioni mobile e contactless direttamente ai bancomat. E’ già cominciata in alcuni paesi, come la Polonia, ed è probabile che diventi sempre più grande.
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Pagamenti istantanei, ovunque
Non dovremmo parlare solo del punto vendita. Un altro grosso trend dei pagamenti digitali destinato a crescere sono i pagamenti istantanei. Pagamenti eseguiti in tempo reale, 24/7, 365 giorni all’anno. O 366 giorni, quest’anno! Ne abbiamo visto il lancio quest’anno nei Paesi Bassi e saranno estesti a tutta Europa dal 2020. Quindi significa che, molto presto, se vorrò pagare qualcuno in Spagna, potrò farlo nel giro di cinque secondi.
A partire da quest’anno, lanceremo SWIFT gpi in quasi tutti i paesi ING, dopo un pilot ben riuscito nel 2019. SWIFT gpi riduce drasticamente il tempo necessario per trasferire denaro a una banca internazionale. Stiamo passando da qualcosa che richiedeva tre o cinque giorni, a eseguire l’80% dei trasferimenti di denaro il giorno stesso. Consentiremo anche alle persone di monitorare e tracciare il loro pagamento, cosa che in passato è sempre stata un problema. Oltre a ciò, la struttura delle commissioni sarà più chiara e più prevedibile.
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Espansione dei pagamenti peer-to-peer
Un trend specifico del 2020 sono i pagamenti peer-to-peer, ossia pagamenti tra privati o bonifici dove il destinatario riceve il suo denaro istantaneamente. Questi ultimi sono molto utili per tutte quelle persone che per vivere hanno bisogno di incassare gli assegni. La popolarità di questi pagamenti dipende dal paese in cui ti trovi. In Europa meridionale, per esempio, la gente tende a non inoltrare richieste di pagamento, quindi le app per le richieste non sono popolari come – per dire – in Germania, Belgio o nei Paesi Bassi. In quei paesi le soluzioni ‘push’ sono più popolari.
Stiamo vedendo estendersi tutto ciò fino a includere anche il business-to-consumer (B2C). Per esempio, nei Paesi Bassi ING sta lavorando con i principali rivenditori per mandare ai loro clienti una richiesta di pagamento alla consegna delle merci. I commercianti vogliono incorporare i pagamenti nei loro customer journey, piuttosto che tenerli come attività separata. Vogliamo portare un’esperienza tipo Uber nella vendita al dettaglio, per esempio.
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L’Internet Of Things
Da molti anni si dice che questo sarà l’anno dell’Internet Of Things (IoT), ovvero dispositivi che possono processare i pagamenti attraverso internet. Ma deve ancora succedere! Certamente, i dispositivi weareable, come i tracker di attività o di fitness o gli smart watch, possono aggiungere una funzione per i pagamenti, che eliminerà il bisogno di portare con sé il telefono. Con il lancio di Garmin Pay, questa funzione è già disponibile nel mercato polacco di ING e la stiamo sperimentando, ma ci sono diverse opinioni circa la portata della cosa.
La soluzione proprietaria IoT di ING, FINN-Banking of Things, ha suscitato parecchio interesse ed è pioniera nello spazio IoT. Sarà interessante vedere quale traino avrà nella prima metà di quest’anno.
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Biometria
La biometria è già in uso con Apple Pay, dove utilizzi l’impronta digitale o il riconoscimento facciale per autenticarti. La biometria si nota appena e rende il pagamento digitale più fluido. Il prossimo passo sarà essere identificati dalla postura o dal volto quando si entra in un negozio e pagare in modo invisibile. Comunque, ciò porta dubbi sull’esatta identità di una persona e altre questioni di sicurezza. Sappiamo che le impronte digitali possono essere copiate e ricreate. Per funzionare molto rapidamente, un sistema di questo genere non può essere troppo dettagliato, per cui questa idea è in continuo sviluppo.
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I contanti non regnano sovrani!
Ci saranno meno contanti, ma non saremo del tutto senza contanti! Gli organi regolatori sono preoccupati che i contanti spariscano tutti in una volta. Per esempio, come fai a eseguire un pagamento per qualcosa se tutti i sistemi sono fuori uso? Per di più, ci sono persone che non vogliono far sapere alle aziende come spendono i loro soldi. Persino in paesi in cui la dismissione del contante è già molto avanzata, come la Svezia, adesso si stanno chiedendo: quando è abbastanza?
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Gli ultimi arrivati
Ci sono sempre dei nuovi arrivati sul mercato. Ci aspettiamo che qualcuno di loro sia di peso? Forse quelli che affrontano davvero i punti dolenti della clientela, laddove i player attuali stanno lasciando via libera. Sta succedendo. Per esempio, TranferWise e Revolut.
E, di sicuro, le grandi aziende del tech stanno lavorando sui pagamenti. Facebook per i pagamenti con Facebook Messenger o con WahtsApp, per esempio. Amazon sta già lavorando nel campo e continuerà ad espandersi. Anche Booking.com sta investendo in alcune soluzioni personalizzate per i pagamenti digitali al fine di ridurre i costi e ottenere più dati dai suoi clienti.
Un fenomeno destinato a ridimensionarsi: le Criptovalute, e i Bitcoin, in sostituzione degli attuali sistemi di pagamento al dettaglio
In teoria, il Bitcoin ha un valore perché i pagamenti internazionali sono stati storicamente lenti, costosi e non molto trasparenti. I costi di trasferimento dei Bitcoin sono virtualmente nulli e succede in tempo reale. Tutto ciò è contrastato dal fatto che il mining di Bitcoin è molto inefficiente, con l’intero sistema che sta collassando sotto il proprio peso. Le attuali soluzioni delle criptovalute non sono abbastanza scalabili per funzionare come alternativa valida ai sistemi di pagamento al dettaglio esistenti, che devono processare centinaia di transazioni al secondo.
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